Dove sono ora i vostri soldi?

Analisi su come capire l’investimento migliore da fare per i propri risparmi

Scusate la provocazione ma davvero sarei curioso di sapere quanti risparmiatori conoscono realmente la natura, il luogo (inteso nel senso dell’area geografica di investimento), la durata finanziaria ottimale, il costo e la rischiosità del proprio investimento.
La differenza può essere davvero significativa dal momento che, secondo l’indice Fideuram, 100€ investiti al 31/12/2007 sono diventati al 22/10/2008:

1. 63,67 se investiti nell’azionario
2. 87,78 se investiti sul flessibile
3. 75,29 se investiti sul bilanciato azionario
4. 93,85 se investiti sul bilanciato obbligazionario
5. 100,57 se investiti sull’obbligazionario puro

A parte la quantificazione della perdita che è facilmente calcolabile in termini percentuali ed economici (si va da un -36% dell’azionario puro ad un +0,57% dell’obbligazionario), il dato più eclatante è rappresentato dalla performance che il nostro strumento di investimento deve regalarci per riportarci in parità: l’azionario ad esempio dovrebbe guadagnare il 58% solo per tornare ai 100 €; il bilanciato azionario il 33%; il bilanciato obbligazionario intorno al 6,4%. Che ve ne pare?

A mio modesto avviso, questi dati inducono ad una duplice conclusione:
• Ci riempie la testa di solite storie chi, a priori, ci viene a dire che non si deve disinvestire con i mercati in ribasso perché fino a quel momento la perdita è solo virtuale; la perdita è reale così come è vero che vendendo prima si sarebbero contenute le perdite e la parità sarebbe molto più vicina e semplice da raggiungere;
• Viene confermato che la prima regola è: non prenderle, nel senso che ancor prima di pensare al potenziale guadagno, occorre agire in modo tale da scongiurare o limitare al massimo le perdite.
Facile a dirsi, difficile da concretizzare.
Interessante, al riguardo, la proposta di Allianz Lloyd Adriatico “MyLife Protezione Valore”, poiché a fronte di un impegno temporale di circa 3 anni, è in grado di garantire il capitale, offrire un rendimento minimo garantito ed una potenziale ulteriore performance che si consolida ogni anno. La commissione per il sottoscrittore è molto contenuta: 1% per premi inferiori a € 100.000,00; 0,5% per premi uguali o superiori.
Nota davvero positiva: il cliente beneficia, solo in positivo, del 100% della performance del fondo cui la gestione è legata.

 

Dott. Federico Rinaldi
Scrivi a: consulentefinanziario@sferamagazine.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *