Emozioni a colori

‘Inside Out’, il film dello studio Pixar che racconta le “emozioni” a grandi e piccini

Tra i probabili protagonisti agli Oscar è uscito questo fine settimana Inside Out, il film dello studio Pixar, il nuovo prodotto Disney, originale, divertente, ironico ed emozionante. Da tempo ormai l’animazione è per tutti, non solo per i più piccoli, e questo non è da meno. Protagoniste le emozioni: Gioia, Tristezza, Paura, Collera e Disgusto, personaggi attivi nelle nostre reazioni che interagiscono tra loro, determinano i cambiamenti dell’umore e accompagnano le giornate di ognuno di noi, non in maniera distinta e separata ma tutte insieme, e questa è la morale, abbiamo bisogno di ogni emozione per apprezzare la vita. La protagonista è Riley e la vediamo nella prima scena appena nata mentre papà e mamma la guardano teneramente. E’ da quel momento che i suoi sentimenti si attivano colorando le sue giornate con le emozioni: giallo, blu, verde, viola e rosso.

”Quando ho cominciato a pensare a questo film – ha detto Pete Docter, quel ragazzone mai cresciuto, vincitore di Oscar, regista per Disney-Pixar di Monsters e Up- mia figlia aveva 9 anni e stava crescendo, vedevo i suoi cambiamenti nelle sue reazioni, nel modo di relazionarsi con noi e con gli altri e mi chiedevo cosa avrà nella testa, cosa le sta passando. Ecco è stato quello lo spunto per un viaggio, quasi un’avventura nella mente di una persona”.

InsideOut

Dal Quartier Generale, Gioia e i suoi amici ‘governano’ la mente di Riley, aiutandola a stare al mondo, si dirigono verso varie isole, come i quadranti del cervello: l’isola dell’amicizia, della famiglia, del gioco, dell’onestà. Isole che nel corso della storia, e della crescita di Riley, potranno anche crollare miseramente, perché le cose cambiano e per diventare grandi si lasciano indietro e si sostituiscono con altre. ”E’ il film più difficile che abbia mai fatto – ha detto il fondatore della Pixar, Lasseter, qui produttore esecutivo – qualcosa che mai si è visto prima come storia: nella sceneggiatura siamo partiti dagli studi sulla psicologia, sull’importanza delle emozioni e sulla memoria”.

C’è nel racconto la memoria a lungo termine e quella a breve, immaginate come labirinti di sfere con dentro momenti indimenticabili di gioia o altro che hanno reso la nostra storia unica. Ci sono i sogni e per produrli ci pensa la Dream Factory, organizzata proprio come uno studio hollywoodiano.

Tutto ciò viene rappresentato in uno spazio intergalattico colorato per raggiungere meglio il pubblico di ogni età, che con un pizzico di leggerezza e di allegria entra in contatto con le ‘temutissime’ emozioni che, nel bene e nel male, rendovo viva e variopinta la vita di ognuno di noi.

Alessia Locicero

 

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