Presentazione del “corto” “la mano dell’uomo morto” e concerto dei DESERT MOTEL

Si terrà il 19 giugno, come nostro solito nei locali del Centro G. Sada di Via delle Margherite 167, la prima proiezione ufficiale del nostro cortometraggio “la mano dell’uomo morto” a cui, vista la straordinarietà dell’evento abbiamo deciso di affiancare un concerto dei nostri amici “Desert Motel”. Infatti, il “corto” si fregia di avere come colonna sonora le loro musiche, dense di atmosfere country-western molto adatte alla sceneggiatura, inoltre altri brani identificabili con il genere rock-indie, molto suggestivi. Inutile dire che i Desert Motel sono di Aprilia e, come nostra caratteristica, si esibiranno senza fronzoli in modo diretto e schietto da veri amanti della musica. Questo appuntamento sarà il battesimo del fuoco per il nostro debutto cinematografico, in attesa della partecipazione al Festival Internazionale del Video Corto di Nettuno che si svolgerà quest’estate. Un ringraziamento particolare a gli amici che ci hanno supportato per l’organizzazione che sono il Dylan Club di Nettuno (dove è ambientato il Corto!), Mauro Montalbano e la sua Infoservice, e un vero e proprio “pioniere” della cultura apriliana come Pino Cimmino. L’appuntamento è fissato alle ore 19 per la breve presentazione dove, oltre agli attori e ai registi, saranno invitati giornalisti della carta stampata e delle televisioni locali poiché, è nostra intenzione focalizzare l’attenzione sulle piccole produzioni indipendenti che rappresentano le uniche forme di espressione artistica “veramente” libere. Inoltre, si parla sempre troppo poco della incredibile varietà artistica della nostra città, e qui il ruolo dei media è fondamentale per riscattare una immagine cittadina troppo spesso vincolata  agli eventi di cronaca nera mentre, per le numerosissime iniziative culturali ci si ritrova con un trafiletto o un “richiamino” di dieci righe. Insomma, divertimento ed aggregazione non mancheranno ma è necessario anche “ritagliare” degli spazi di “approfondimento” e “denuncia” che, rappresentano il nostro modo di fare cultura senza peli sulla lingua e a testa alta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *