Presentazione del libro: “De Gasperi. Un grande uomo ai Castelli Romani”

Genzano -14 gennaio 2010

Il Comune di Genzano di Roma – Servizio Attività Culturali e la Biblioteca Centro Culturale “Carlo Levi” di Genzano presentano il libro “DE GASPERI. UN GRANDE UOMO AI CASTELLI ROMANI”. Interviene l’autore Giorgio Magistri, architetto e storico locale. Introduce Loredana Massaro, bibliotecaria.

La presentazione si terrà Giovedì 14 gennaio 2010 alle ore 17.00 presso l’Aula Consiliare del Comune di Genzano di Roma.
Il volume è stato realizzato con il contributo della Banca di C.C. Giuseppe Toniolo di Genzano e patrocinato dal Comune di Ariccia, è pubblicato dall’editore Nello Spaccatrosi come numero speciale della rivista storica “Castelli Romani – vicende, uomini, folclore”.

Il libro di Giorgio Magistri, “De Gasperi. Un grande uomo ai Castelli Romani”, nasce dopo lunghi studi e per il vivo desiderio di sapere e di conoscenza dell’architetto Magistri, sorpreso in prima istanza da una  lastra commemorativa collocata nel 1962 dalla sezione della DC locale nel Villino Hoerner, a Castel Gandolfo dove De Gasperi risedette, ospite di un amico, nel dopoguerra. Maria Romana De Gasperi, figlia dello statista italiano, che ha supervisionato il volume di Magistri, così ha scritto: “Si tratta di una ricerca fatta con attenzione, senza tralasciare nessuna documentazione, sia attraverso notizie di stampa, sia nell’attenta lettura di scritti di autori vari o meno conosciuti”. La Biblioteca comunale “Carlo Levi” di Genzano si pregia dell’onore di essere stata utile a Giorgio Magistri nelle ricerche storiche da lui effettuate e per le quali si è valso anche dell’Archivio Storico comunale, di molti documenti inediti di varia provenienza e delle testimonianze e dei ricordi delle persone. E’ questo un volume di assoluta novità, perché ai Castelli Romani si era persa ogni traccia di De Gasperi e della sua permanenza, durata circa otto anni.

Scrive Giorgio Magistri: “L’ascolto della storia, quei toni di voce, di gente semplice e disponibile nel raccontare, erano il giusto commento alle tante immagini viste nei documentari d’epoca o nelle fotografie in bianco e nero sbiadite, ma quella storia ora si animava, trascinandomi in essa. Tornavo a quell’uomo tenace, sorvegliato, braccato, processato e incarcerato dalla dittatura fascista, poi impiegato sopranumero alla Biblioteca Vaticana, quindi come clandestino rifugiato a Castel Gandolfo per sfuggire al rischio di persecuzioni naziste. Nel dopoguerra, ispiratore e firmatario della Costituzione Italiana, nominato otto volte Presidente del Consiglio, e divenuto uno dei “padri” dell’Unione Europea. Infine il ritiro sui Colli Albani e a Sella di Valsugana, quando seppur stanco, sfiduciato e calunniato, conservava sempre la “patientia” e “pietas” cristiana. Ora, dopo il viaggio nella storia compiuto, posso testimoniare che sicuramente Alcide De Gasperi amava i Castelli Romani. Quei Castelli Romani che oggi, in seguito ad un lungo periodo di oblio, possono tornare a ricordarlo con amore”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *