Negli ultimi anni, il mondo è sopravvissuto a vari annunci di catastrofi, dal “millennium bug” che avrebbe colpito i computer nel 2000 fino alla profezia dei Maya sulla fine del mondo nel 2012. Nonostante la crisi e le calamità naturali, siamo riusciti a scampare alle varie predizioni di disgrazia.
Dalle previsioni di un nuovo studio, condotto dalla professoressa Valentina Zarkhova e presentato al “National Astromy Meeting” di Llandudno, ci sarà un calo del 60% dell’attività solare. La professoressa sostiene di aver trovato la “chiave” per pronosticare i cicli solari e che ci sarà un calo di attività nel decennio corrispondente al 2030-2040. Va detto che questo calo non implica che il Sole scalderà il 60% in meno. L’espressione attività solare indica vari fenomeni solari: come il vento solare, le eruzioni o le macchie. Non necessariamente si riferisce, quindi, all’irraggiamento termico della nostra stella.
Nonostante questo, molti parlano di un possibile ritorno a una piccola era glaciale, come quella che ha colpito l’Europa e il Nord America tra il 1700 ed il 1712, con inverni molto rigidi (leggi qui). Le temperature estive sono però rimaste invariate.