La casa diventa solare in Italia

Dire addio alle bollette? ora è possibile anche in Italia. A Pescara è stata inaugurata la prima casa solare.
Le edilizia sostenibile ha compiuto un passo in avanti. Nel 2007 è stata inaugurata la prima casa solare d’Europa completamente riscaldata dall’energia solare. La casa solare è un edificio plurifamiliare composto da 8 appartamenti che non hanno altre fonti d’energia per il riscaldamento se non l’energia derivante dal sole.

La prima casa solare è stata costruita a Burgdorf (vicino a Berna) in Svizzera e consente agli inquilini di ottenere acqua calda e riscaldamento domestico grazie ai 276 pannelli solari posti sul tetto dell’immobile. Altra caratteristica edile della casa solare è il suo isolamento termico che consente di ridurre eventuali sprechi o scambi di calore con l’esterno.
Ora è la volte dell’Italia, precisamente a Pescara è sorta la prima casa solre. Questa casa è una novità assoluta in Abruzzo, un alloggio unico nel suo genere per due ragioni. Innanzi tutto è stata realizzata con materiali assolutamente particolari (come i mattoni in poroton) che la rendono energeticamente efficiente, il che vuol dire che tra queste mura il bisogno di energia è minore e la dispersione è di gran lunga inferiore rispetto alle case costruite secondo i metodi tradizionali. E poi è dotata di pannelli solari che consentono piena autonomia dal punto di vista energetico, per cui la casa è indipendente rispetto ai gestori tradizionali. In parole semplici: il fabbisogno di energia è ridotto rispetto agli standard abituali grazie alla particolare struttura della casa e per di più questo fabbisogno viene soddisfatto con l’autoproduzione, attraverso i pannelli solari. Non c’è bisogno neppure del gas: i fornelli della cucina sono elettrici e l’allaccio del gas non esiste affatto. Ecco perché in questa casa non si pagheranno più le bollette di luce e gas.
Ad occuparsi dell’intervento per la famiglia di Giampiero Capitanio è stato il marchio energetico Mundus di Cristiano D’Ortenzio il quale ha ricostruito i passi necessari alla realizzazione, “è stato smantellato il tetto (compreso l’eternit) e ne è stato costruito uno nuovo in legno ventilato, più leggero ed efficiente, con una camera d’aria interna che assicura un buon isolamento e consente agli ambienti di scaldarsi meno d’estate e raffreddarsi meno d’inverno”. A questo si aggiunga che nel tetto (sistemati in modo da creare un’unica superficie con le tegole), sono stati installati 54 pannelli solari, un impianto fotovoltaico da 12,42 kw che ha ottenuto il finanziamento del ministero per le Attività produttive, attraverso la società GSE spa. Tale combinazione di interventi consente una minore dispersione di energia, e questo rappresenta un primo elemento di risparmio. Grazie ai fondi del Ministero, poi, per la famiglia Capitanio è stato possibile dire addio alle bollette tradizionali. Certo, è indubbiamente vero che una casa del genere costa di più rispetto alle altre – osserva D’Ortenzio – ma il contributo della Gse (Gestore Servizi Elettrici) consente, negli anni, di abbattere l’investimento.

Articolo di Cristina Farina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *