La cucina dei Castelli protagonista di “4 Ristoranti” di Alessandro Borghese

Domani su Sky la puntata di “4 Ristoranti” ai Castelli Romani. Chef Alessandro Borghese assegnerà il bonus sulla cacio e pepe.

Nuovo appuntamento con Alessandro Borghese 4 Ristoranti. Dopo il successo della scorsa puntata la produzione originale Sky realizzata da DRYMEDIA torna in onda domani, martedì 29 gennaio alle ore 21.15 su Sky Uno (canale 108) con un episodio che vede chef Alessandro Borghese nel Lazio.

Borghese con i 4 ristoratori castelli romani

Roma: Il Colosseo, la fontana di Trevi, il Tevere, chi l’ha detto che è solo questo? A pochi chilometri dal cupolone esistono piccoli borghi antichi: i Castelli Romani. Nella puntata in onda domani sera chef Borghese si trova nella patria della porchetta e della romanella alla ricerca della migliore fraschetta. Chi tra La Fraschetta de Sora Ines, Cantina Simonetti, l’Hosteria La Fraschetta di Padre in Figlio e l’Osteria di Corte si aggiudicherà il titolo?

Il programma:

Quattro ristoratori della stessa zona di appartenenza si sfidano per stabilire chi tra di loro è il migliore in una determinata categoria. Ogni ristoratore invita a cena gli altri tre che, accompagnati dallo chef Borghese, commentano e votano con un punteggio da 0 a 10 location, menu, servizio e conto del ristorante che li ospita. In palio per il vincitore di ciascuna puntata, il titolo di miglior ristorante e un contributo economico da investire nella propria attività.

cacio e pepe

Ogni cena è preceduta dalla scrupolosa ispezione dello chef Borghese della cucina del ristorante, ispezione che nel corso della cena si concentrerà sul personale di sala, messo alla prova su accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto e del vino. Solo alla fine scopriamo il giudizio di chef Borghese che con i suoi voti può confermare o ribaltare l’intera classifica che incorona il migliore ristorante della puntata. Inoltre, Alessandro ha a disposizione un bonus di 5 punti che gli permette di giudicare un elemento in più e che rende la sfida ancora più imprevedibile.  In questa puntata il bonus sarà assegnato sulla cacio e pepe.

Tutti i ristoranti che partecipano al programma sono identificabili attraverso un “bollino” 4 RISTORANTI esposto all’esterno, una rete di locali testati da chi se ne intende: i ristoratori stessi. Alessandro Borghese 4 Ristoranti va in onda il martedì alle ore 21.15 su Sky Uno.

I ristoranti della quinta puntata:

Cantina Simonetti

Fabrizio è il titolare di questa fraschetta. E’ nato a Roma e ha aperto dieci anni fa la fraschetta che porta il suo nome nella piazza più bella di Frascati. La cucina di Fabrizio è genuina, autentica e verace. Piatti tipici castellani: gricia, cacio e pepe, schiaffoni alla frascatana, polpette, trippa e abbacchio. Ovviamente nel bancone dei salumi non può mancare la porchetta.  La location è una tipica fraschetta con cucina. L’arredo è caratterizzato da tavoloni in legno, bancone a vista, tovaglie di carta, prosciutti appesi alle pareti e vini esposti. Cantina Simonetti mantiene della fraschetta antica dei castelli romani tutti gli elementi storici di una volta. Oggi, come è avvenuto per tutte le fraschette “moderne” si è aggiunta la piccola cucina e l’immancabile bancone per salumi e formaggi. Secondo Fabrizio, i vini esposti, i prosciutti appesi e la grotta nel piano inferiore del locale, fanno di Cantina Simonetti una vera fraschetta dei castelli.

La fraschetta di Sora Ines

Romina è la titolare e la responsabile di sala. Gestita dalla sua famiglia, la fraschetta è tramandata da generazione in generazione dalla nonna Sora Ines. Romina, prima nipote di Ines, ama il suo lavoro ed ha iniziato aiutando la nonna già all’età di 12 anni. Da lei ha imparato tutto, tranne che a cucinare “io mangio, se sto in carne è perché mangio qua eh”. La cucina è tipica tradizionale romana e dei Castelli, è una cucina casereccia di cuore. La Fraschetta de Sora Ines si trova ad Ariccia bassa. L’atmosfera è tipica, conviviale, tovaglie a quadri e tanti oggetti “vintage” alle pareti.  Romina è dell’idea che in una vera fraschetta ci debba essere un’atmosfera goliardica, con gente che canta e alza più la voce rispetto a un ristorante. Infatti, molte volte, Romina invita «Enzo Der Tufello», stornellatore romano che, insieme a Romina, canta per i tavoli e coinvolge i clienti. La cosa che non deve mai mancare, per Romina, è “la porchetta, se manca la porchetta manca l’acqua al mare”.

Osteria di Corte

Marco è il titolare e responsabile di sala. Da quasi 20 anni fa questo lavoro all’interno dell’Osteria di suo suocero che lui ritiene “un vero oste”. Per Marco tutto il successo del suo lavoro sta nel far divertire i clienti e giocare con loro. Tutto per lui è arte: dal tagliare la porchetta, allo arte stare in sala con i clienti.  La cucina dell’Osteria di Corte è il regno di Jennifer, moglie di Marco. Da vera fraschetta tutto richiama la cucina romana, dagli antipasti al dolce con le classiche ciambelline da intingere nella Romanella.  L’Osteria di Corte si trova nella parte alta di Ariccia, zona in cui secondo Marco ci sono le vere fraschette. Il locale racchiude tutta l’anima di una vera fraschetta: banco a vista, tovaglie di carta, panche, tavoloni da condividere.  L’Osteria di Corte secondo Marco racchiude tutta l’anima di una vera fraschetta: “si ride, si gioca, si scherza, si mangia e ogni tanto ci scappa pure qualche parolaccia”. Le vere fraschette sono quelle di Ariccia, perché è lì che nasce la porchetta.

Hosteria la Fraschetta di padre in figlio

Giorgia è la titolare e cuoca. Lavora insieme alla sua famiglia nella fraschetta che aprì il padre 15 anni fa.  A cucinare le ha insegnato la nonna: “la carabiniera”, che strilla se tutto non va come dice lei. Oltre che per il cibo ha una passione per la moda, per lei abbinare i colori è come mescolare i giusti ingredienti in un piatto. La cucina della fraschetta è quella tipica romana, “la stella è la porchetta”, quella per cui tutti vanno in fraschetta. La location è una tipica fraschetta romana; con il bancone dei salumi e degli antipasti, tovaglie a quadrettoni rossi e bianchi con sopra tovaglietta menù e patti.  Una sola sala con sedie in legno, bottiglie esposte, alle pareti: foto, chitarra appesa, pietra a vista. Fuori ha anche un dehor con dei posti a sedere.

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