Edoardo Sylos Labini

EDOARDO SYLOS LABINI: DALLA TELEVISIONE AL TEATRO
L’ABBIAMO VISTO RECENTEMENTE NELLE TRE ROSE DI EVA, PRESTO LO SCOPRIREMO NEI PANNI DI D’ANNUNZIO

Attore e autore teatrale, nasce a Pomezia (Roma) il 4/12/1971. Si forma come attore presso la scuola “Ribalte” di Garinei, frequenta poi laboratori con il drammaturgo inglese Steven Berkof e con il coach americano Bernard Hiller. Debutta in teatro nel 1995 a fianco di Alida Valli e Giustino Durano in “Questa sera si recita a soggetto” di L. Pirandello per la regia di Giuseppe Patroni Griffi. Nello stesso anno è protagonista della campagna pubblicitaria “Breil” da qui in poi il suo è un vero e proprio volo pindarico tra teatro cinema e televisione.

Questo mese abbiamo avuto il piacere di intervistarlo e scoprire i suoi progetti futuri.
Buongiorno Edoardo, l’abbiamo vista recentemente nella fiction andata in onda su canale, innanzi tutto complimenti per il successo ottenuto, ci può raccontare brevemente quest’esperienza?
L’esperienza è stata molto bella grazie a diversi fattori in modo particolare perché il cast era composto da attori con cui avevo già lavorato e che lavorano molto bene, c’è stata una buona atmosfera durante tutte le riprese.
Sappiamo che oltre ad attore per il cinema e la televisione è anche autore e attore per il teatro, quale ruolo le da più soddisfazioni?
Sicuramente mi diverto quando lavoro nei miei spettacoli al teatro, in modo particolare quando interpreto i personaggi storici.

A tal proposito nel 2013 è previsto uno spettacolo sulla vita di d’Annunzio, al di la della ricorrenza (150 anni dalla nascita) perché la scelta di questo personaggio piuttosto particolare?
Perché d’Annunzio è un genio assoluto, ha fatto della propria vita un’opera d’arte, è l’uomo degli eccessi e delle grandi battaglie, è colui che ha creato i beni culturali, è stato un grande comunicatore:il primo a fare del vero e proprio marketing dell’arte.
Un uomo dalle idee chiare che sapeva quello che voleva, basti pensare che all’età di diciotto anni per pubblicizzare la sua prima raccolta di poesie fece diffondere la falsa notizia della propria morte per una caduta da cavallo.

Ha trovato qualcosa in comune con lei?
Magari! Sarei presuntuoso, però condivido la sua concezione di marketing nell’arte, l’idea che l’arte debba essere sostenuta dai privata piuttosto che dall’assistenzialismo statale.

Qualche anticipazione sullo spettacolo?
In realtà il tour è in fase organizzativa, sicuramente toccheremo le grandi città come Roma, Milano, Firenze e non mancherà la presenza al Vittoriale.

Il mafioso, il carabiniere, Mazzini, D’Annunzio e tanti altri personaggi … ma c’è n’è uno cui è particolarmente affezionato?
Mi sono divertito tanto a interpretare Nerone in un breve spot pubblicitario, un personaggio estremamente ironico, ma tendenzialmente sono affezionato un po’ a tutti.

Per chiudere una domanda un po’ più personale, lei è nato a Pomezia, sicuramente per motivi di lavoro non potrà tornarci molto spesso, ma si sente ancora legato a questa città?
Io a Pomezia ho dato tanto, fino a qualche tempo fa organizzavo il festival “Il Mito di Enea” una vera e propria perla che non è stata mai apprezzata e valorizzata in particolare dalle Amministrazioni locali, ho portato grandi nomi come Luca Zingaretti, Monica Guerritore, Gabriele Lavia, Carolina Crescentini, Enzo De Caro, lo scrittore vincitore del premio Strega Antonio Pennacchi e tanti altri e non ho mai avuto ringraziamenti, sono molto amareggiato e per questo ho deciso di interrompere il festival.

A questo punto non ci resta che salutarlo, ringraziarlo e aspettare di vederlo nei panni D’Annunzio.

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