Si è svolto ieri pomeriggio presso l’hotel Enea di Aprilia, l’incontro “D.L. Sicurezza e nuovo Commissariato ad Aprilia”. Iniziativa fortemente voluta e organizzata dal gruppo Fratelli D’Italia di Aprilia in cui hanno presenziato il Sottosegretario di Stato dell’Interno l’Onorevole Wanda Ferro e il Dirigente della Federazione Provinciale FDI il Senatore Nicola Calandrini. Erano presenti, inoltre, anche i due consiglieri regionali Elena Palazzo e Vittorio Sambucci, il Dirigente USIF Guardia di Finanza Giovanni Cutrupi, il Segretario Nazionale USMIA Luigi Vivirito e, a fare gli onori di casa, la Dirigente Provinciale FDI Carola Latini e il Coordinatore Comunale FDI Aprilia Edoardo Baldo. Presenti inoltre la Polizia, i Carabinieri e la Guarda di Finanza.
L’evento di ieri è stata un’occasione per analizzare l’escalation criminale, che sempre più spesso sta caratterizzando la città di Aprilia, ma anche per ribadire la presenza dello Stato, dimostrato non solo dalla presenza di ieri del Senatore Calandrini e dell’Onorevole Ferro, ma anche dalla recente apertura del Commissariato di Polizia locale, che introdurrà ben 50 poliziotti per la sicurezza.
E’ stato sottolineato come nonostante il grande impegno delle Forze dell’Ordine nel proteggere i cittadini, ci sia un numero esiguo del personale, non adeguato alla densità geografica e demografica che Aprilia possiede. L’impegno preso dal partito locale con lo Stato, è quello di aumentare la sicurezza e la presenza dello Stato stesso poiché, come ribadito dal Dirigente USIF Guardia di Finanza Cutrupi “se è aumentata la criminalità a livello mafioso, soprattutto la presenza di Ndrangheta, è perché sono stata abbassate le difese e per questo va ristabilito l’ordine e aumentati i controlli, non solo stradali ma anche ad esempio tramite le intercettazioni”.
D’impatto è stato l’intervento del Senatore Calandrini che ha dichiarato quanto sia importante l’impegno che lo Stato ha preso con il comune e su quanto sia grave l’episodio dell’esplosione in Via Ugo la Malfa. “Mettere un ordigno in pieno centro città è un atto criminale che avrebbe potuto provocare una strage. Qui non ci devono essere zone grigie, ad Aprilia non ci può essere paura. Questo è il momento in cui le istituzioni devono dare risposte concrete. Noi siamo estranei alle vicende giudiziarie che hanno portato a questa fase e oggi comincia un percorso per ridare ad Aprilia un governo all’altezza delle sue potenzialità. Serve un centro destra coeso, che si assuma la responsabilità di guidare, con un rinnovato entusiasmo, la città”.
Temi importanti che sottolinea anche l’Onorevole Ferro. “Legalità e sicurezza sono un tema che mi sta particolarmente a cuore. Con il Decreto Sicurezza abbiamo scritto una pagina diversa della nostra storia, mantenendo un impegno chiaro che era nel programma di Fratelli d’Italia e che risponde a una domanda concreta che arriva dai cittadini: vivere in modo sano, tornare a casa la sera con serenità, sapere che le regole valgono per tutti. Vogliamo tutelare i nostri anziani dalle truffe, dire con forza che l’occupazione abusiva delle case non è accettabile, che non è normale vedere ragazzini sfruttati per l’accattonaggio o borseggiatrici impunite nelle nostre città. Il contrasto alla criminalità organizzata deve essere una battaglia condivisa, non di parte. Eppure, strumenti fondamentali come il carcere duro e l’ergastolo ostativo – capisaldi della lotta alle mafie – sono stati troppo spesso messi in discussione. La criminalità organizzata oggi è cambiata: non ha più confini, si è evoluta, si muove tra Paesi con falle giuridiche, sfrutta il narcotraffico come indotto economico. La ‘Ndrangheta non spara più, ma agisce con altri metodi, come il cybercrime. Per questo lo Stato deve correre più veloce della criminalità. Essere oggi ad Aprilia significa dire che lo Stato c’è, che c’è una cittadinanza che si ribella a uno stato di fatto. E significa anche dire alle donne e agli uomini delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate che non sono soli.
Con il Decreto Caivano, con il Decreto Cutro, con il Decreto Sicurezza abbiamo voluto affermare con chiarezza che il welfare deve farlo lo Stato, non la criminalità. Servono regole, e noi le abbiamo messe.”
Chiara Ruocco