Aprilia e Nettuno liberate dalla ‘ndrangheta: confiscati beni per 4 milioni

Maxi confisca da 4 milioni di euro al boss Madaffari: colpo alla ‘ndrangheta nel litorale romano

I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un decreto di confisca di primo grado, emesso dal Tribunale di Roma, nei confronti di Giacomo Madaffari, ritenuto il capo del locale di ‘ndrangheta attivo ad Anzio e Nettuno.

Madaffari, già detenuto e condannato in primo grado a 28 anni di reclusione nell’ambito dell’indagine “Tritone”, si vede confiscare un patrimonio di circa 4 milioni di euro. L’operazione, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata nel litorale romano.

I beni confiscati

Il decreto di confisca ha colpito beni di ingente valore, tra cui:

  • 10 fabbricati di pregio, tra cui ville con piscina e ascensore interno, situate nei comuni di Nettuno e Anzio
  • 6 terreni nei comuni di Anzio, Nettuno ed Aprilia
  • 5 rapporti finanziari
  • Contanti
  • 2 autovetture di grossa cilindrata
  • Valori cambiari per un totale di 120.000 euro

Oltre alla confisca dei beni, Madaffari è stato posto sotto sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per 5 anni, con obbligo di soggiorno nel Comune di Nettuno. L’indagine “Tritone” aveva già svelato le infiltrazioni del locale di ‘ndrangheta nel tessuto sociale ed economico del litorale neroniano, evidenziando la pericolosità del sodalizio criminale.

Questa operazione rappresenta un segnale importante nella lotta contro la mafia e la criminalità organizzata nel territorio romano, dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare efficacemente questi fenomeni.

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