Interrotto il servizio di guardia medica in ambulatorio, ora tocca alla Regione
Il Tribunale per i Diritti del Malato spiega e commenta la decisione presa dall’Ordine dei Medici in merito alla sospensione dell’attività ambulatoriale per le guardie mediche. Il resoconto 2018 del TDM.
Il Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia torna a parlare di disservizi e malagestione nella sanità pubblica. Questa mattina Claudio Frollano, coordinatore del TDM, ha tenuto presso l’ASL di via Giustiniano una conferenza stampa nella quale, a nome di tutti i membri del movimento, ha illustrato il resoconto 2018, documento che riassume le piccole “conquiste” e le ancora tante problematiche legate ai servizi sanitari sul nostro territorio.
Nell’occasione il coordinatore del TDM ha fatto il punto anche sulla questione dell’interruzione del servizio guardia medica in ambulatorio imposto dall’Ordine dei Medici.
Il servizio di Guardia Medica:
La Guardia Medica (Servizio di Continuità Assistenziale) garantisce la continuità dell’assistenza sanitaria ai cittadini negli orari in cui gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri sono chiusi. Le prestazioni riguardano quelle non urgenti ma non rinviabili al giorno successivo. Il servizio è attivo nelle notti feriali e festive dalle ore 20.00 alle 8.00, nei giorni prefestivi dalle ore 10.00 alle 20.00 e nei giorni festivi dalle ore 8.00 alle 20.00
Le indicazioni su come erogare questo importante servizio di Continuità Medica Assistenziale si rifanno ad un contratto sottoscritto dai Medici di Medicina Generale a livello Nazionale (a livello regionale possono essere fatti accordi ad hoc, come quello delle visite a domicilio con previsione di quelle ambulatoriali, da effettuare nel presidi con questo tipo di servizio).
Interrotte le prestazioni in ambulatorio fino all’autorizzazione formale della Regione:
L’interruzione delle prestazioni in ambulatorio, come da comunicato affisso all’ingresso del presidio di via Nettunense ad Aprilia, è dovuta al fatto che il necessario accordo regionale che le autorizza non è mai stato recepito. Per questo l’Ordine dei Medici ha interrotto il servizio delle visite ambulatoriali, fino ad oggi svolte, “solo per buona volontà dei medici che fanno parte di questo servizio”.
Sta ora al sindacato dei medici ed alla Regione attivarsi e firmare al più presto un accordo che preveda queste prestazioni – commenta Frollano – La Direzione territoriale della ASL si è subito attivata proponendo un incontro con il Comitato Regionale di Medicina Generale, per cercare un accordo, anche “locale”, al fine di riprendere questo importante servizio di visite ambulatoriali.
Per la guardia medica per il momento non sono in vista estensioni delle specifiche mansioni. La domanda del TDM è lecita:
Se essendo possibile al momento solo la visita domiciliare, il medico di continuità passerà gran parte del suo tempo andando a fare consegne di ricette e certificati a domicilio? E il cittadino preferirà rivolgersi al Pronto Soccorso? Considerando l’attuale situazione un ulteriore deterioramento del servizio sanitario per la nostra città, auspichiamo che in questo insostituibile servizio vengano nuovamente e con celerità autorizzate anche le visite ambulatoriali.
Cosa pesa sulla bilancia della sanità di Aprilia?
- Consultorio: Istituiti nel 1975 (legge 405/75), i Consultori familiari sono stati realizzati sul territorio nazionale con tempi e modalità diversi, in seguito all’approvazione delle relative leggi regionali. Incorporati nel Servizio Sanitario Nazionale (legge 833/78), hanno avuto e tuttora hanno vita difficile. I Consultori rappresentano un essenziale patrimonio per la collettività, non sono un ricordo del passato, ma necessari per i sistemi sanitari del futuro, con lo scopo di tutelare e promuovere la salute pubblica. La situazione del Consultorio di Aprilia continua ad essere molto difficile: mancano Ostetrica, Assistente Sociale, infermieri e la sola Pediatra presente non riesce a fare fronte a tutte le necessità di questo insostituibile presidio per l’infanzia.
Ricordiamo che la popolazione pediatrica attuale è di circa 10.000 bambini iscritti al SSN e piu’ di un migliaio di stranieri con assistenza temporanea (ENI e STP). Da tenere presente che, per legge, ci dovrebbe essere un Consultorio ogni 20.000 abitanti ed Aprilia ha circa 74.000 abitanti!
- Servizio TSMREE (Tutela Salute Mentale e Riabilitazione in Età Evolutiva): Continua a sussistere la mancanza di personale specialistico, quale un Neuropsichiatria, Assistente Sociale e Psicologo, oltre a terapisti per la riabilitazione e il logopedista che, associata alla mancanza di attrezzature per la riabilitazione, fanno sì che questo servizio non sia funzionale neanche al raggiungimento degli obiettivi minimi, per cui la gente è costretta a rivolgersi al privato, particolarmente per la riabilitazione dei piccoli pazienti. Scontato aggiungere quali sono i danni che interventi tardivi o incompleti , provocano sulla salute anche futura delle persone coinvolte.
- Servizio UCP (Unità di Cure Primarie): Al momento disponibile solo per la BPCO, è da migliorare pe rché si continua ad aspettare uno spirometro dedicato a questo servizio, oltre che un infermiere, che consenta la presa in carico reale del paziente, secondo il relativo PDTA.
- Polo Oncologico: Dall’anno 2007 è attivo il Polo Oncologico Pontino dell’ Università “La Sapienza”, che offre importanti servizi di cura e di ricerca rivolte ai malati oncologici del territorio apriliano, ma non solo. Infatti tale servizio accoglie pazienti provenienti da tutta la provincia di Latina, e anche dagli ospedali romani, in particolare dall’ICOT (circa 3.000 pazienti presi in carico). Nel 2011 è stato inaugurato il Day Service oncologico. Il Polo oncologico è una struttura d’eccellenza del nostro territorio, ma risente anch’esso di carenza infermieristica che, insieme ad un incremento orario di sole due ore al giorno, potrebbe erogare un numero maggiore di prestazioni.
- Casa della Salute: In forte ritardo la partenza dei lavori, attualmente previsti per febbraio. Al momento si è riusciti solo a liberare il piano interrato dall’enorme archivio di pratiche e documenti di tutto il distretto, compreso l’ospedale S. M. Goretti. Ricordiamo che Casa della Salute significa implementazione dei PDTA delle varie cronicità, quindi prima si realizza, prima si avranno grossi benefici sia sulla salute delle persone che sul budget della sanità del Lazio.
- Screening: Vengono regolarmente effettuati gli screening da protocollo esistenti, in base alle fasce di età, quali mammografia, pap – test e colon- retto. In seguito all’indagine epidemiologica, sono emerse diverse aree del nostro Comune con incidenza di tumore al polmone ed alla tiroide, per i quali è stata richiesta e più volte sollecitata presso gli organi competenti, la creazione di appositi screening. Inutile sottolineare come un importante approccio di prevenzione possa portare beneficio non solo alle persone, ma anche alle casse della sanità regionale.
- Servizio prelievi: A fine anno è stato ripristinato il servizio prelievi, con infermieri ASL. Si ricorda che negli ultimi due anni lo stesso era stato garantito grazie a infermieri AVIS, comunque spesati dal Comune. Permangono le difficoltà legate alla prenotazione programmata dei prelievi, situazione che si è venuta a creare in seguito al cambio gestore del CUP. Al momento la scelta del giorno e orario è possibile solo online a chi è provvisto di e-mail. Per il resto dei cittadini non rimane che presentarsi alla ASL, fare la fila e sperare che quel giorno ci siano ancora posti disponibili per effettuare il prelievo. La Direzione si è attivata per integrare il contratto di appalto con la richiesta di rendere disponibile la prenotazione programmata dei prelievi anche dal Totem presente alla ASL, così come era con il vecchio gestore.
- Personale Medici Specialisti: Assenti alcune aree specialistiche basilari, altre con liste d’attesa anche di un anno. Buone notizie per il servizio Cardiologia che è stato portato a 30 ore settimanali, con l’arrivo di un Cardiologo proveniente dal nostro centro territoriale dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
- Infermieri: A fronte di 6 unità entrate, ne sono uscite altrettante. Per cui si è ancora pesantemente sotto organico.
- Personale amministrativo: Sia il servizio CAD che l’ufficio Esenzioni e Cambio Medico continuano ad operare sotto organico, con forti disagi sia per l’utente che per il personale stesso.