Domani gli studenti del Meucci e del Rosselli torneranno alla normalità.
Alle 17 di oggi, infatti, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Francesca Barbaliscia e l’Assessore all’Ambiente Alessandra Lombardi hanno certificato la “rimozione” dei cattivi odori dai due plessi più colpiti dall’emergenza miasmi.
Ad accompagnare le due rappresentati del Comune c’erano la Preside del Meucci, due rappresentanti degli studenti ed una docente del Rosselli.
Il gruppo ha visitato alcune aule del Meucci, la palestra dello stesso istituto e poi il plesso in comune tra le due scuole.
In tutti e due gli stabili persiste l’odore del disinfettante utilizzato nel corso della mattinata.
Dunque domani gli studenti torneranno sui banchi.
“Stiamo continuando a monitorare la situazione del fosso – ha assicurato l’Assessore Lombardi -.
Lo sbarramento ha avuto gli effetti sperati.
Le acque che ora defluiscono da quel punto sono notevolmente migliori rispetto a quanto non fossero in precedenza.
Nei prossimi giorni il Sindaco ha predisposto nuovi campionamenti per avere dati più certi rispetto al solo impatto visivo
La zona in cui è nato lo sversamento che ha dato origine al problema è stata individuata.
Ora si tratta di capire la portata del problema, che comunque è in fase di risoluzione“.
Per quanto riguarda l’andamento dell’anno scolastico, e la paura dei genitori che questo possa essere perso dagli studenti, l’Assessore Barbaliscia ha riferito di alcune soluzioni proposte:
“Ovviamente – ha detto l’Assessore – speriamo che il problema non si ripresenti più.
Ma se dovesse capitare ancora siamo pronti a mettere a disposizione il polo Culturaprilia per le classi quinte.
La settimana di lezioni non effettuate andrà recuperata.
Ai ragazzi sarà richiesto uno sforzo maggiore, ma riusciranno a terminare i programmi”.
Nei giorni scorsi sono comparse foto di acqua verde nelle zone interessate dagli sversamenti.
Molti hanno pensato che ci fosse anche quella colorazione alla base del problema miasmi.
L’Assessore Lombardi, invece, ha spiegato la reale natura di tale colorazione:
“Si tratta dei cosiddetti traccianti – ha spiegato -, ovvero coloranti utilizzati dall’Arpa per il monitoraggio delle acque.
Anche l’acqua rossa dello scorso anno era dovuta a queste sostanze.
Non si tratta di nulla di tossico od inquinante.
Semplicemente è uno degli strumenti utilizzati dall’Agenzia per tenere sotto controllo la situazione ambientale”.
di Massimo Pacetti