I problemi della Sanità nel Lazio visti dal Movimento 5 Stelle

Nell’incontro di stamattina con i responsabili del TDM, il Consigliere 5 Stelle Davide Barillari ha affermato di aver pronto il piano per il risanamento: “Ma Zingaretti lo tiene nel cassetto”

Dopo il rinvio della scorsa settimana, si è tenuto questa mattina l’incontro tra il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Davide Barillari ed i responsabili del Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia.

Il referente del TDM Claudio Frollano ha riportato al Consigliere tutti i problemi relativi alla sanità apriliana.

Ovvero tutte quelle mancanze più volte denunciate nel corso degli ultimi anni.

E che, finora, non hanno mai trovato soluzioni efficaci.

Il Consigliere Barillari ha affermato di conoscere già la situazione apriliana:

“nel 2014 – ha riferito – avevamo effettuato uno studio sulla Asl di Aprilia“.

Ma, allo stesso tempo, ha anche ricordato come

“nel Lazio ci siano situazioni anche peggiori“.

E questo è dovuto anche “all’incompetenza” di chi amministra la sanità pubblica regionale e provinciale.

Il portacolori dei 5 Stelle, infatti, ha sottolineato come il Movimento abbia messo a punto negli ultimi cinque anni

“un modello per una sanità moderna.

Una soluzione ai problemi che si riscontrano non solo ad Aprilia, ma anche nel resto della Regione.

Ma non veniamo ascoltati.

Zingaretti ha lasciato nel cassetto la nostra proposta perché preferisce continuare con idee si buone, ma applicate male.

Le Asl sprecano ogni anno milioni di euro.

Noi – ha proseguito Barillari – abbiamo messo a punto un modello di sanità che si allontani dal modello ospedaocentrico, per dare maggiori risposte al territorio”.

Al termine del confronto, che ha visto la partecipazione di tutti i meetup apriliani del Movimento 5 Stelle, il referente del TDM Frollano ha consegnato parte del materiale raccolto in questi anni sulle criticità di Aprilia.

Dopo l’interessamento del PD, ora anche il Movimento 5 Stelle prova a far muovere qualcosa.

La soluzione è lontana, ma un primo passo deve pur esserci.

di Massimo Pacetti