La Lega protocollerà una richiesta di accesso agli atti per conoscere in modo preciso il numero e la tipologia degli incarichi che negli anni passati l’ente aveva affidato all’avvocato Antonio Martini, anche lui coinvolto nel caso dei “rimborsi facili”:
questo è quanto affermato in una nota dal direttivo della Lega di Aprilia, che continua nella sua opera di indagine sulla vicenda che ha portato al rinvio a giudizio del Sindaco Antonio Terra.
Il Carroccio apriliano verificherà anche se ci sono ancora incarichi in essere per l’avvocato che, insieme a Terra e agli ex amministratori Savini e Cosentino, si trova coinvolto nel caso rimborsi facili.
Ciò non impedisce comunque al gruppo guidato da Salvatore Lax di continuare a chiedere a Terra di dimettersi:
Non possiamo non pensare al bene della collettività – spiega il gruppo – e riteniamo doveroso che il sindaco faccia un passo indietro.
Questo per dare la possibilità al Comune di Aprilia di costituirsi parte civile, a fronte delle accuse formulate dal PM, accolte dal Gup e che vedono l’ente come parte lesa.
Opportuno da parte del sindaco fare questa scelta, affinché un domani l’ente non debba pagarne le conseguenze.
Non smonta neanche la polemica sul passato giustizialista della coalizione civica, che in campagne elettorali precedenti
non si faceva scrupolo – ricordano dalla Lega – di tappezzare la città di manifesti e gridare allo scandalo solo per l’arrivo di un avviso di garanzia.
Senza neanche aspettare che ci fosse la richiesta di rinvio a giudizio.
Noi però non siamo giustizialisti.
Ci auguriamo che il sindaco, nelle sedi opportune, riesca a provare la propria innocenza.
Un attacco sottile che però, senza dubbio, è riuscito ad andare dritto al sodo.
di Massimo Pacetti