“Erano le 8.50 ed entravo in seconda ora. Il metodo utilizzato è sempre lo stesso; i delinquenti circolano a coppia. Un uomo di giovane età si avvicina delicatamente alla mia vettura per chiedere notizie di dove si trovasse l’ufficio postale. Distratta nell’articolare il mio discorso, il complice di soppiatto ha tentato di entrare nella mia auto e rubare quanto era appoggiato sul sedile del passeggero. Il destino ha voluto che in quel momento era presente la mia collega insegnante, che proprio in quel frangente stava compiendo le manovre per parcheggiare. La stessa ha visto quanto stava accadendo e per attirare l’attenzione dei passanti e per mettere in fuga i malviventi ha incominciato a suonare il clacson dell’auto a tutto spiano. E’ stata la mia fortuna. I due ladri non hanno portato via nulla ed ero sollevata per questo. Ma un attimo dopo aver realizzato quanto poteva accadermi e soprattutto considerare che il tutto è avvenuto in pieno giorno, mi sono sentita turbata.”
Un racconto che incute preoccupazione e timore tra le donne. Vittima di questo tentato furto la settimana scorsa è stata una giovane insegnante della scuola media Menotti Garibaldi che, come tutte le mattine, si reca a scuola per svolgere la lezione. Ma quanto accaduto alla professoressa non sarebbe un caso isolato. Diverse infatti le vicende avvenute al di fuori dall’istituto o nei pressi dello stesso. Nel video seguente il racconto e le sensazioni provate da una segretaria che lavora nell’ufficio di presidenza della suddetta scuola, derubata di tutta la sua roba un anno fa e la preoccupazione di altre mamme.
Stessa sorte è toccata il giorno prima della medesima settimana ad una madre al di fuori della scuola media Giovanni Pascoli.
Il modus operandi di questi farabutti è stato in sostanza lo stesso: distrarre l’ignara vittima chiedendo alla stessa delle informazioni, mentre il complice si avvicina alla vettura per sottrarre quanto vi è all’interno. Ma questa volta il colpo è andato a segno e per giunta nell’ora di punta. Tali circostanze non possono far altro che turbare il quieto vivere del gentil sesso: “Situazioni ovviamente inquietanti generano in noi donne un atteggiamento radicalmente diverso ed ora siamo costrette a portare nelle nostre borse il minimo indispensabile. Di questi incresciosi episodi ne sentiamo parlare da tanto; il supermercato Esselunga, il parcheggio di Aprilia2, diverse volte sono stati presi di mira da questi malviventi anche con tecnica di esca differenti. Ma ora dobbiamo avere paura anche al di fuori delle scuole.”
Una delle mamme che stava attendendo in auto l’uscita del proprio figlio da scuola ha brevemente raccontato la sua disavventura fuori dal supermercato Esselunga: “Sono stata derubata di tutta la mia spesa mentre la stavo depositando nel portabagagli della mia auto. Nell’attimo in cui mi sono voltata per prendere il resto degli acquisti che avevo lasciato nel carrello, lo stesso era vuoto.”
Nel video-racconto seguente si palesa la preoccupazione ed il timore di subire uno scippo e quindi essere una vittima designata di questi borseggiatori. Necessari forse più controlli e presenza delle Forze dell’Ordine nei luoghi pubblici ed in particolar modo fuori gli istituti scolastici nell’ora di punta?
Cosa si evince da questo racconto? Uno stravolgimento nella vita delle donne; dire addio alle proprie abitudini, forse alla propria libertà di agire e circolare, e perché no, dire addio alle borse di Mary Poppins tanto care e funzionali.
Melania Orazi