I risultati dell’indagine epidemiologica voluta dal Comune non sono stati ancora resi noti.
Ad inizio agosto il Consigliere di opposizione Carmen Porcelli ne chiese i motivi ed oggi è arrivata la risposta del Sindaco.
Secondo la quale
“l’indagine non è stata ancora completata.
Ciò in quanto il Settore Ambiente, nella persona del Dirigente, ha ritenuto necessario inserire altri dati ambientali nel sistema GIS in relazione a nuove problematiche ambientali accertate di recente.
[…] Gli ulteriori aggiornamenti al GIS verranno comunque consegnati al dipartimento epidemiologico regionale entro la prossima settimana“.
Una “non-risposta” secondo il Consigliere, che dunque non è rimasta affatto soddisfatta di quanto dettole dal Primo Cittadino:
“Secondo quanto dichiarato nel comunicato stampa ufficiale (pubblicato sul sito internet del Comune di Aprilia) il 21 settembre 2016 i dati relativi alla sorveglianza epidemiologica dovevano essere resi noti entro la primavera 2017.
La primavera termina il 20 giugno, a meno che nel frattempo non è intervenuto qualche cambiamento che sfugge ai più.
Il sequestro in via Corta è avvenuto il 27 luglio 2017.
Quindi, ammesso che la valutazione sia del dirigente del settore ecologia di inserire altri dati, resta la domanda: come mai al 20 giugno non era pronta la risposta?
Inoltre dalla mia precedente richiesta di accesso agli atti l’indagine avrebbe dovuto riguardare i rischi derivanti all’esposizione all’arsenico.
E non indagini a coorte per valutare il nesso causa – effetto dell’esposizione ad altre fonti inquinanti.
Credo che questa risposta dimostri tutta la inconsistenza di questa indagine mai conclusa, servita solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini.
Non si gioca con la salute delle persone!
È vergognoso!”
di Massimo Pacetti