Urbanistica, un “Concorso di idee” per ridefinire la città

Mammucari:”Bisogna riscrivere l’architettura del centro storico della nostra città e proiettarla nel futuro avendo bene in mente le sue radici”

Ridefinire le linee giuda della politica urbanistica nella nostra città, al fine di evitare ulteriori scempi come quelli relativi alle demolizioni che in queste ore stanno interessando il centro storico della nostra città. L’urbanistica da sempre oggetto misterioso della politica apriliana deve assumere una nuova veste più attente alle esigenze non solo di sviluppo della città di Aprilia, ma anche a quelle istanze di risanamento e riqualificazione ormai non più differibili per il nostro territorio“, afferma il Segretario del Partito Democratico di Aprilia, Alessandro Mammucari.

Alessandro Mammucari, Segr. del PD

Alessandro Mammucari, Segr. del PD

Il Partito Democratico di Aprilia torna ad affrontare un tema alla quale è molto legato: quello dell’Urbanistica e della riqualificazione della città. “Non è un sogno-spiega Mammucari- ipotizzare un’urbanistica apriliana che sia al servizio non della speculazione privata, un piano in più o un sottotetto in più, tale da consentire lauti guadagni agli imprenditori edili, ma che sia il tratto finale di un identità culturale propria di una città che nella bellezza architettonica trovi la sua massima espressione. Non deve essere un sogno ipotizzare per il nostro centro storico un piano di riqualificazione che si basi su tre grandi progetti: riprogettazione di Piazza Roma e Via dei Lauri per renderle il cuore pulsante di Aprilia, costruzione di una struttura a servizio della musica e della cultura nell’area dell’ex cral ed individuazione di tre nuove area pubbliche da destinare ad aree verdi connesse da un collegamento pedonale con gli altri parchi oggi esistenti. Iniziare da qui per ridare ad Aprilia un nuovo volto in cui possa trovare sfogo, attraverso nuovi spazi di aggregazione, la vivacità culturale della nostra città. Infine, l’impellente necessità di avviare una dibattito diffuso in ogni parte di Aprilia sulle caratteristiche che dovrà avere il prossimo Piano Regolatore Generale per avviare una sua definizione che parta non dagli uffici tecnici dei costruttori tutti tesi al profitto ma dalla gente comune e dalle sue istanze“.

Ma come fare ciò? “In questa direzione-prosegue Mammucari- un ruolo fondamentale può rivestire “Un concorso di idee” per riscrivere l’architettura del centro storico della nostra città e proiettarla nel futuro avendo bene in mente le sue radici. Dobbiamo immaginare una nuova dimensione architettonica che vada al di là della semplice chiusura di una piazza, di un viottolo, ma che sia in grado di rivedere l’intero sistema urbano e migliorare la fruibilità del centro urbano. Quale occasione migliore per lanciare un concorso di idee e promuovere la partecipazione, soprattutto, dei giovani architetti apriliani per trarre spunto per una ampia riqualificazione urbanistica. Rivedere la storica Piazza Roma, e trasformarla da gelido luogo di incontro domenicale a vero agorà della città, immaginare in luogo dell’attuale Centro Sada una moderna struttura dedicata alla cultura ed in grado di ospitare il primo teatro apriliano, ipotizzare un recupero e riutilizzo dell’ex-enotria e molto altro, il tutto all’interno di un concorso che promuova le migliori idee architettoniche. Quale migliore occasione per iniziare a scrivere la storia della nostra giovane città cresciuta in modo esponenziale e lasciata, sotto il profilo urbanistico, alla spontaneità dell’iniziativa privata senza una seria regolamentazione urbanistica, frutto di una sentire comune di una città che non vuole essere un semplice agglomerato di case sparse“.

Costruire– conclude- un futuro che non si basi su una semplice riproposizione di antichi esempi ormai obsoleti e fuori tempo, ma su una proposta di vivibilità e di sviluppo della città che sappia coniugare l’innovazione architettonica, con l’estetica e la vivibilità di una città intesa come spazio comune dove incontrarsi e divenire una sola collettività“.

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