La presenza di aree verdi destinate a luogo di aggregazione e di incontri, nonché spazi riservati al gioco ed al tempo libero, sono considerati un elemento di grande importanza ai fini del miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane complesse. Soprattutto in un territorio molto simile al nostro dove l’intensificazione demografica ed edilizia avrebbe portato ad una graduale degradazione o addirittura soppressione delle aree verdi.
Una nota di merito a questa Amministrazione comunque va data per l’interesse e l’impegno che stanno riponendo nei confronti di questo problema, ma purtroppo queste componenti potrebbero non bastare.
Il benessere del cittadino è uno dei tanti temi che sta a cuore alla politica amministrativa della città di Aprilia (come in tutte del resto!), ma in alcune aree verdi è evidente la carenza di controlli e sicurezza.
L’attenzione è quindi focalizzata sulla manutenzione e riqualificazione delle aree verdi, quelle che insistono in un lembo di territorio periferico: in questo caso stiamo parlando del Parco della Lirica, entrata lato via Guido Rossa.
Un attento osservatore nonché nostro stimato lettore ha segnalato a questa redazione una situazione preoccupante e pericolosa per tutte quelle persone che intendono trascorrere del tempo libero all’aria aperta: famiglie che accompagnano i propri figli e adolescenti che si riuniscono per trascorrere qualche ora in compagnia.
La preoccupazione principale è stata attribuita al pendente corpo illuminante situato all’interno del parco nei pressi dell’entrata lato via Guido Rossa. Il cedimento del palo della luce non è avvenuto completamente in quanto la caduta dello stesso è stata protetta dal grosso ammasso di cespugli (v. foto), ma a seguito di questo incidente sono rimasti scoperti dei cavi che trasportano elettricità.
A ragione di quanto descritto ed illustrato dalle istantanee scattate dal cittadino testimone dell’accaduto, è lecitamente supponibile, da parte di tutti, un intervento tempestivo dell’Amministrazione Comunale, che siamo sicuri non tarderà ad arrivare.
Melania Orazi