Il quartiere Agroverde di Aprilia al centro di un dibattito

La riqualificazione del Quartiere Agroverde di Aprilia al centro di un dibattito sull’architettura Pontina

La riqualificazione del quartiere Agrovere di Aprilia al centro del dibattito sull’architettura Pontina. Venerdì 20 novembre si è tenuto a Latina, presso la galleria d’arte “Stoa” in via Cesare Battisti, la nuova puntata del talk show ideato e diretto dall’artista Elisa Saltarelli: “Il salotto delle streghe”.

Il tema principale della puntata è stato: “Latina e la sua Architettura… tra memoria e futuro”. Tra i partecipanti Vincenzo Scozzarella, Bruno Creo e gli architetti Luca Falzarano, Matteo Coluri e Omero Marchetti. Inoltre hanno partecipato anche gli architetti dello studio “Atelier Creativo Acciarino”, Alessio Acciarito ed Emanuel Acciarino. Questi ultimi hanno presentato i progetti teorici della ricerca “farmduepunto zero” e l’idea progettuale riguardante la riqualificazione del quartiere “Agroverde” di Aprilia. Secondo i due architetti, il quartiere ha bisogno di un intervento tempestivo per ripristinare la configurazione omogenea, lineare e aperta al suo intero intorno.

 

Il progetto del quartiere

I quattro punti principali del progetto sono:

  1. Realizzare nuovi spazi per attività e servizi di uso comune destinati ai cittadini;
  2. Realizzare alloggi di diverso taglio destinati a famiglie, giovani coppie, studenti e lavoratori che risiedono in città in via temporanea;
  3. Recupero e miglioramento delle condizioni di efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente;
  4. Riqualificazione urbana del quartiere attraverso la progettazione del verde e la sistemazione della viabilità interna ciclabile e carrabile.

“Il Concept Progettuale -precisa l’architetto – si basa sull’elemento albero, un albero stilizzato che contiene un elenco di parole chiave che mettono in relazione gli elementi che bisogna considerare mentre si progetta, ma soprattutto come simbolo di sostenibilità ambientale data da uno dei materiali più antichi del mondo: il legno, ecologico ed ecosostenibile, necessita solo di acqua, aria e sole per crescere”.

Si è concepito il progetto in legno– spiegano ancora- poiché la sua leggerezza consente di avere un carico ridotto sulle strutture esistenti a differenza degli altri materiali da costruzione tradizionali. Le strutture orizzontali e verticali in legno offrono inoltre vantaggi e ottime prestazioni sull’efficienza energetica. Totalmente pensate per essere prefabbricate in stabilimento e poi montate sul sito d’opera, riducono al minimo il tempo di realizzazione dell’intervento. La tecnologia costruttiva adottata è di tipo “Platform Frame”, sistema ecologico perché privo di colle, che consiste nella realizzazione di pannelli sandwich con struttura a telaio in legno di abete tra pannelli in Osb, isolati con fibra di legno interposta nel pacchetto con all’esterno un isolamento a cappotto e all’interno una finitura in pannelli di gessofibra. Le schermature studiate nel progetto ridurranno notevolmente il carico termico sull’edificio dandone al contempo una forte connotazione architettonica. Realizzate mediante listelli in legno di larice dai diversi toni di marrone, queste intercetteranno i raggi solari grazie alla loro orientabilità. Le nuove logge previste negli ampliamenti saranno schermate da pannelli scorrevoli con lamelle frangisole verticali orientabili. Le aperture a tutt’altezza avranno come schermatura pannelli scorrevoli in legno. L’utilizzo di diversi toni di marrone e lo svettare irregolare delle lamelle frangisole riprodurrà dal punto di vista concettuale l’andamento naturale che gli alberi hanno nei boschi. Gli spazi verdi del lotto sottratti dagli ampliamenti orizzontali alla base delle torri verranno recuperati sulle coperture con la realizzazione di giardini pensili a servizio degli abitanti. Anche le coperture delle sopraelevazioni saranno verdi. Il verde in copertura contribuirà a migliorare in modo significativo le prestazioni degli edifici, riducendo sensibilmente le emissioni di CO2, e contribuirà anche all’assorbimento acustico e all’ottimizzazione idrica per un eventuale riutilizzo delle acque piovane previo recupero e filtraggio”.
A tal proposito, durante l’incontro, è stato menzionato il “Primo Premio Nazionale di Architettura in Legno Made in Italy” organizzato da IN/ARCH e Lignius. Il concorso documenta la produzione di architetture in legno di qualità prodotte in Italia negli ultimi 10 anni  sia come edifici di nuova costruzione sia come interventi di ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. In questa ultima categoria ha ricordato l’architetto Alessio Acciarito è stata inserita la candidatura del progetto di riqualificazione del quartiere “Agroverde” di Aprilia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *