Anche la scuola Matteotti di Aprilia per la pace in Ucraina.

La scuola Matteotti di Aprilia ha creato un flashmob per la pace in Ucraina. L’iniziativa era promossa dalla segreteria nazionale del MCE.

 

 

La Pace Sempre. Anche l’I.C. Matteotti ha aderito all’iniziativa promossa dalla segreteria nazionale Mce (Movimento di Cooperazione Educativa) di un flash-mob per la pace in Ucraina. La data scelta a livello nazionale è sicuramente significativa. Il 4 aprile, infatti, è la giornata internazionale che l’Onu dedica alla lotta contro le mine antiuomo. Come previsto dal programma nazionale, alle ore 11 tutti i bambini del plesso della Scuola Primaria “Grazia Deledda” sono usciti dal parcheggio e hanno percorso parte del parco davanti alla scuola e tutta via Deledda gridando pace e sventolando le bandiere arcobaleno. Al termine del percorso, giunti davanti all’ingresso principale dell’edificio, si sono posizionati prima sulla scritta e poi sul simbolo, componendo con i loro corpi la parola PACE e il simbolo della pace stessa. Un tocco digitale è stato offerto con l’utilizzo dei droni per le riprese e le foto dall’alto e con le dirette Facebook. Ad aiutare tutte le insegnanti i preziosissimi collaboratori scolastici e AntonelloD’Alessandro, un ex alunno che ha guidato il drone, raccolto il materiale fotografico e curato il montaggio del video finale. L’evento, in diretta dalla pagina Facebook del nostro Istituto Comprensivo è stato seguitissimo e commentatissimo, è stato coordinato dalle insegnanti Alotta Stefania e Antobenedetti Gina ed è stato molto emozionante, come anche il video finale. Alla secondaria di Primo Grado, alcune classi hanno addobbato l’atrio interno con la scritta pace in tre lingue: italiano, inglese e spagnolo. Il lavoro coordinato dalla prof.ssa di spagnolo Arianna Sforza è stato completato con la riproduzione in puzzle del famosissimo quadro Guernica di Pablo Picasso che l’artista realizzò in appena due mesi dopo il bombardamento sull’omonima città basca. È seguito alle 11 un flash-mob degli alunni davanti alla riproduzione dell’opera.


Chiara Ruocco

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