Casa Pound contesta le misure di sicurezza per San Michele

CasaPound riempie la città di locandine e striscioni contro le misure di sicurezza adottate dal comune in occasione della festa di San Michele.

Nella notte i militanti di CasaPound sono tornati a far sentire la propria voce con uno striscione esposto al parco dei Mille e tappezzando di locandine il centro, proprio nel mezzo dei festeggiamenti in onore del santo patrono.

“Con questa azione – dichiara la nota del movimento – vogliamo denunciare la gestione dell’immigrazione e dell’emergenza terrorismo da parte del governo nazionale e dell’amministrazione comunale. Abbiamo voluto attaccare il ventre molle del pensiero buonista di governo e sindaco, quello per cui bisogna spalancare le frontiere nazionali per poi barricare le piazze delle nostre città. Ci riferiamo naturalmente alla decisione del Comune di installare in città, in occasione della festa di San Michele, nuove barriere di cemento in funzione anti-terrorismo. Ci sembra una decisione paradossale: mentre si prende la decisione di bloccare la città, le piazze e le strade in nome della sicurezza, lo stesso Comune si sta impegnando a portare sul nostro territorio, in concerto con la Prefettura e le Coop, nuovi migranti o sedicenti profughi.

 

Noi – continua la nota – vogliamo vivere le nostre piazze come terreno di confronto e di incontro tra la cittadinanza. Rifiutiamo categoricamente l’idea della militarizzazione e dello stato d’assedio.” “Non si può – conclude la nota – lasciare che le nostre città vivano barricate nell’attesa del prossimo attentato. Ci sono dei confini che vanno protetti. L’unica azione davvero rivoluzionaria oggi è chiudere le frontiere, nazionali ed europee.”

 

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