Maxi frode, evasi oltre 96 milioni di euro

I dirigenti della Verbatim Italia sono stati accusati di associazione a delinquere transnazionale

Sequestrati nella giornata di ieri dalla Guardia di Finanza di Fiumicino i conti correnti, i fondi di investimento, titoli ed obbligazioni finanziarie intestati alla società Verbatim Italia S.p.a e presso tutti gli istituti bancari o società di investimento.
La stessa società, insieme ad altre di nazionalità italiana ed estera, sono state accusate di introdurre nel territorio nazionale ed estero ingenti quantità di CD e DVD vergini destinati sia alla criminalità partenopea, dedita alla pirateria audiovisiva, che alla grande distribuzione di cui la Verbatim Italia faceva da tramite.

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Per questo motivo sono state bloccate le giacenze in magazzino della società, oltre a quote sociali e allo stesso capitale. La somma dei beni sequestrati è di oltre 96 milioni di euro. Le indagini hanno condotto all’esecuzione di 16 ordinanze di custodia cautelare tra cui i vertici della società sopracitata.
Le operazioni commerciali effettuate dall’azienda Verbatim hanno messo in luce la cooperazione con altre aziende irregolari, riconducibili a due facoltosi imprenditori toscani. La merce, formalmente esportata all’estero, di fatto veniva distribuita in Italia, viaggiando con documenti di trasporto falsi, evadendo completamente le tasse.
Gli alti quadri dirigenziali, amministrativi e commerciali dell’azienda Verbatim Italia S.p.a sono stati accusati di associazione a delinquere transnazionale e in base a ciò il Tribunale di Napoli ha emesso un decreto di sequestro preventivo, visto anche la maxi frode di cui sono colpevoli.

Melania Orazi

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