Monta la rabbia a Campo di Carne per lo stato dei lavori pubblici

Gli interventi effettuati nella zona non hanno risolto i problemi dei residenti. Ora monta la rabbia: “Basta con questo scempio”

Esplode la rabbia dei residenti di Campo di Carne per la situazione relativa ai lavori pubblici effettuati nella zona.

Lavori che non hanno risolto i problemi della frazione.

 

Tra i più evidenti quelli ai marciapiedi, che:

“continuano ad essere una barzelletta – secondo il Comitato di Quartiere -.

Con problemi progettuali sul deflusso delle acque piovane affermato dai disagi di questi giorni con le forti precipitazioni.

I lavori hanno subito continui stop e problemi, siamo fermi da mesi e ancora non si vede nessuno nel cantiere.

Siamo vicini ad un periodo di piogge che di certo non migliorano la situazione.

Siamo senza parole.

Non riusciamo ad immaginare quindi cosa potrebbe succedere nel momento in cui i lavori passeranno sulla Nettunense.

Ci riferiscono che a breve ripartiranno i lavori.

L’area adiacente la vetreria utilizzata da molti atleti e scuole di ciclismo è stata bonificata nel 2016 da una grande presenza di rifiuti di vario genere e pericolosità.

Con anche l’installazione di blocchi di cemento per evitare l’ingresso di automobili e mezzi pesanti nell’area interna.

Ciò non ha bloccato i “vandali” al continuo abbandono di rifiuti, andando ora ad inquinare direttamente un canale presente lungo la strada che accede alla centrale Turbogas.

Una situazione gravissima a livello ambientale, con già diversi casi di abbandono di carcasse animali.

Nel 2016 promisero l’istallazione di telecamere nell’area, ma furono chiacchiere al vento”.

Pista ciclabile inutilizzabile e strade saltate

Ma la lista dei problemi non si esaurisce qui.

Il Comitato di Quartiere Campo di Carne, infatti, chiede conto di altre situazioni nate male sin dall’inizio:

“Un grande scempio – affermano dal Comitato – è tutto l’impianto ciclabile.

Il quale versa in uno stato di degrado totale con la vegetazione che sta invadendo e spaccando l’asfalto.

I lotti privati, nonostante le delibere comunali, rimangono incolti.

Ma nessuno dice nulla.

Ed infine l’impianto di illuminazione, che ormai è un cimitero.

Manca solo che rubino anche i pali, tanto il controllo non esiste e nel buio più intenso nessuno vede.

Un’altra perla nella gestione dei lavori pubblici è il ripristino del manto stradale nelle zone dove è stata realizzata la rete fognaria.

La ditta ha avuto il coraggio di asfaltare durate una pioggia intensa.

E fu cosi che l’asfalto nuovo è saltato dopo pochi giorni.

Ma chi deve controllare queste ditte?

Chi controlla lo stato dei lavori?

Chi controlla se il lavoro svolto corrisponde perfettamente al capitolato e fatto a regola d’arte?

Basta con lavori pubblici abbandonati a se stessi.

È denaro pubblico, è denaro nostro e non accettiamo questo scempio!”

di Massimo Pacetti

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