Storie impreviste

La recensione della settimana: “Storie impreviste” di Roald Dahl

Roald Dahl è uno di quegli autori che ci ha tenuto per mano per tutta l’infanzia; amato e conosciuto da chi è stato un piccolo lettore che si è perso tra le pagine di “GGG” o di “Streghe”, ma anche da chi non ha mai amato la lettura. Roald Dahl ha infatti scritto la storia da cui sono stati scritti i film di “Matilde” e “La Fabbrica di Cioccolato”.
Un libro non merita di essere letto a dieci anni, se non merita di essere letto anche a cinquanta“, ha affermato Lewis (autore de Le Cronache di Narnia) e Dahl è uno scrittore che merita di essere letto a 7 anni, a 16 anni e che è un piacere da leggere anche in età adulta. “Storie impreviste” però non è un libro per bambini. Dimentichiamo la cioccolata, i giganti, i bambini trasformati in topi da streghe malvagie bambine dagli incredibili poteri e prepariamoci per una serie di racconti grotteschi e quasi surreali ma decisamente per adulti.

“Storie impreviste” è una raccolta di sedici racconti, pubblicato originariamente nel 1979. Un susseguirsi di situazioni che inizialmente sembrano normali, come può esserlo fare una scommessa a cena o passeggiare per le vie del centro e imbattersi in una galleria d’arte, ma che poi hanno risvolti assolutamente assurdi da tenerti incollata alla pagina, pronta per il nuovo racconto.

Lo consiglio vivamente agli studenti sotto esami o a chi, tra impegni lavorativi e familiari, arriva alla sera stanco e che nonostante ciò non vuole rinunciare al piacere di una buon libro e di una bella storia in cui perdersi.

Buona lettura!

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