La Matteotti protagonista al Teatro Europa con lo spettacolo musicale “Unisci le mani del mondo in un angolo di terra”

Lo spettacolo musicale sarà portato in scena dalle classi V della primaria Deledda e dal corso ad indirizzo musicale della secondaria il prossimo 11 ottobre

“Unisci le mani del mondo in un angolo di terra”: questo il titolo dello spettacolo che l’I.C. Matteotti porterà in scena al Teatro Europa il prossimo 11 ottobre.

A salire sul palco saranno circa 250 bambini iscritti nelle classi V della scuola primaria Grazia Deledda e gli studenti del corso ad indirizzo musicale della scuola secondaria.

Ad accompagnare i ragazzi saranno i docenti, che hanno impostato le coreografie e dirigeranno le musiche.

Quello che andrà in scena, dunque, sarà uno spettacolo artistico completo: musica, canto, danza, e recitazione.

Ma anche lettura: sarà infatti presentato il libro “Le righe storte” di Giovanni Lombardo, che ripercorre la storia di uno degli iscritti al Centro Addestramento che negli anni di don Angelo Zanardo e don Luigi Fossati ha permesso a tanti giovani di combattere le proprie situazioni di disagio.

A riprova del grande impatto avuto dal centro Don Milani sulla popolazione apriliana, Giovanni Di Micco ha realizzato delle interviste ad alcuni ex studenti del centro che verranno proiettate sul palco.

Un programma intenso, in cui non mancheranno i riferimenti a San Francesco, figura a cui la giornata è dedicata.

Il concerto per San Francesco che ormai proponiamo da cinque anni – spiega la Preside dell’I.C. Matteotti Rafaela Fedele, che ha voluto anche ringraziare i genitori e tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento – si radica nel vissuto della città.

Sono tematiche che non rimangono più astratte, ma che i bambini possono ritrovare nella loro quotidianità.

Le quali vengono raccontate da concittadini che hanno avuto difficoltà nella vita e le hanno superate.

Ma anche raccontate da concittadini che hanno svolto una parte fondamentale per aiutare gli altri a superare.

Questo è un bellissimo messaggio sociale che come scuola stiamo dando ai nostri figli.

di Massimo Pacetti

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