L’Arco di Aprilia; oggi la Prima Edizione

Un premio per rendere indelebile la memoria di quei personaggi che hanno dedicato la loro esistenza a rendere la Città un posto migliore

Un premio per “rendere indelebili alcuni personaggi storici di Aprilia e che hanno reso non solo questa città degna, ma anche un bel posto dove nascere e crescere“. E’ questo lo scopo dell’iniziativa che si è tenuta questa mattina in Aula Consiliare. Il Premio “L’arco di Aprilia” è un’idea nata dalla mente di Marina Cozzo e questa Prima Edizione è stata realizzata grazie alla collaborazione dell’associazione P.R.I.S.M.A., con il patrocinio del Comune di Aprilia.

Una rassegna per ringraziare chi ha dedicato la propria esistenza al bene della Comunità e al miglioramento del futuro di Aprilia. Perchè, come è stato detto durante l’Evento, “Aprilia non è una città dormitorio, come molti credono. Aprilia è una città sveglia e intelligente“, abitata da persone che cercano, con impegno civico e comunitario, a renderla un posto migliore. I prerequisiti per vincere il premio sono eccelsi; ottimo comportamento etico, sentimento di appartenenza al territorio, dedizione alla crescita dei giovani e contributo alla crescita del senso civico. Ad illustrare i requisiti necessari, la poetessa Antonella Rizzo, che ha onorato questo Evento con la propria partecipazione.

arco aprilia

A vincere i premi, che sono stati consegnati dal Sindaco Antonio Terra in persona, tre personaggi illustri della Città: Aldo Consani, prima volontario e poi Presidente Avis, Cleto Nencini, il primo farmacista Apriliano e, infine, Piero Eugenio Squarcia che nel 1965 radunò un piccolo gruppo di persone per creare l’Avis di Aprilia.

Vivere questo momento di consegna“- ha affermato a riguardo l’assessore alla cultura Francesca Barbaliscia- a tre personaggi illustri, tre colonne importanti per Aprilia, mi ha emozionata. Sono felice che sia avvenuto in Aula Consiliare; non poteva essere in un altro luogo. “.

Tutto l’Evento è stato allietato dalla musica dell’Associazione Musicale Diapason; Carlotta Raponi (flauto), Gianmarco Corinto (clarinetto) e Paolo Lamagna hanno reso magica l’atmosfera al Comune con i brani di Devienne, Beethovenn e Mozart.

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