Oggi di trent’anni fa cadeva il muro di Berlino.

Oggi di trent’anni fa cadeva il muro di Berlino. Era la fine di un’epoca, di un modo di pensare, di un bipolarismo che sanciva di fatto la divisione interna dell’Europa e del mondo intero.

Oggi di trent’anni fa, cadeva un simbolo, un muro che contrapponeva non solo ideologicamente due mondi, ma intere famiglie, e divideva intestinamente comunità.

Fu uno degli eventi più importanti della storia del Ventesimo secolo, un giorno che segnò la fine di uno dei più importanti simboli della divisione: il muro.

Le parole del gruppo politico L’altra Faccia Della Politica in onore di questa importante giornata.

“Oggi, per noi, pensare ad un mondo senza barriere rappresenta il logico sviluppo di un mentalità europea, progressista, pluralista e svincolata da logiche nazionalistiche. Ma non dobbiamo mai abbassare la guardia; non dobbiamo mai cedere alla paura, alla chiusura, non dobbiamo tendere all’autoreferenzialità. Rischieremmo di commettere di nuovo gli errori del passato e Berlino, allora, non sarà servito a molto. Noi siamo tutti chiamati alla promozione di valori democratici, egualitari, che guardano ai più deboli e al diverso, come coloro da aiutare e non da respingere.” afferma il gruppo politico.

Non deve più esistere l’ultimo, il diverso, lo straniero. Dobbiamo abbandonare quel modo di pensare. Dobbiamo vincere l’odio, la paura, le ostilità, la fobia del diverso.Viviamo in un tempo dove paura e odio portano a sancire la costituzione di apposite Commissioni parlamentari per arginare questo dilagante fenomeno, dove donne sopravvissute all’Olocausto sono costrette a camminare scortate e allora l’insegnamento di Berlino deve essere per noi un monito: la libertà va preservata e custodita, oggi come allora, va conquistata e difesa giorno dopo giorno, perché dove prevarrà disuguaglianza e differenza non potrà mai vincere la libertà e l’unione.”

Il Muro di Berlino è stato dunque per un trentennio il simbolo opprimente della divisione e della costrizione. Ma quel 9 novembre 1989 l’Europa si destava dal suo torpore e quel giorno finalmente diventava “l’alba della libertà”, per i tedeschi, per l’Europa e per il mondo intero.Questo giorno deve rammentarci sempre che dobbiamo ispirarci al coraggio di quei giovani rivoluzionari pacifici, che reclamavano i loro diritti, la loro libertà, e altrettanto siamo chiamati alla responsabilità e allimpegno, ogni giorno, corresponsabili delle scelte di tutti. Si vince insieme. Solo uniti.

Quel simbolico salto sul muro rappresenta e rappresenterà sempre la vittoria della democrazia sull’odio e la guerra che dividono le Nazioni.

Chiara Ruocco

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