I.C. Garibaldi, il primo bilancio della Dirigente Scolastica Giuseppina Forgione.

Le parole e le sensazione della Prof.ssa Giuseppina Forgione, nel suo primo anno come Dirigente Scolastica dell’I.C. Garibaldi.

A poco più di un mese dalla fine dell’anno scolastico, è tempo di bilanci. Nel suo primo anno come Dirigente Scolastica dell’I.C. Garibaldi di Aprilia, la Prof.ssa Giuseppina Forgione ha rilasciato un’intervista a tutto tondo.

Intervista di Pina Farina.

Preside, lei arriva dalla provincia di Firenze dove ha diretto, per diversi anni, altri istituti Comprensivi. Dopo un anno di permanenza ad Aprilia qual è la sua analisi?

Un impatto molto interessante con Aprilia, che non conoscevo. Ho subito avuto la possibilità di instaurare rapporti collaborativi con i miei colleghi Dirigenti e con l’Amministrazione comunale. Tuttavia, mi viene da sorridere se penso all’ultimo incidente che ha a che fare con le cedole librarie dei bambini delle primarie. E se mi permette, a tal proposito, vorrei precisare che stiamo di fronte ad un grossolano equivoco a cui, in verità, non ero abituata. Si sono allarmati librai e genitori, peraltro inutilmente, in quanto la distribuzione delle stesse è già stata effettuata e a tutte le scuole del territorio. L’ipotesi della consegna a settembre era emersa solo in una riunione con quasi tutti i Dirigenti di Aprilia e con l’Amministrazione al fine di organizzare la riapertura delle scuole a settembre. D’altra parte, lei sa, che è compito della scuola assicurare la didattica ai suoi alunni! Non crede? Inoltre si rifletteva proprio sulla DAD la quale, nonostante l’enorme lavoro svolto dai docenti, ha compromesso da una parte il normale svolgimento dei programmi e dall’altra l’impegno di molti studenti che per varie ragioni non hanno completato il percorso formativo. A settembre, quindi, si riparte con un grande recupero utilizzando i testi dell’anno precedente. Il lavoro sui nuovi libri di testo verrà automaticamente posticipato. Questo ci era parso un elemento di non poca importanza. E comunque, quella di rimandare a settembre la consegna delle cedole era solo un’ipotesi e sempre nell’interesse dei nostri stessi alunni.

Parliamo di Aprilia.

Trovo che questa città abbia un enorme potenziale. Certo, la mia esperienza per ora, si racchiude principalmente nell’Istituto che mi è stato assegnato ma devo dire che mi trovo a mio agio. Mi piace Aprilia, città giovane, in espansione, multietnica e che, da ciò che ho visto, è intenta a valorizzare il verde nell’area urbana.

A proposito di edilizia. La Garibaldi a che punto sta? Abbiamo visto che sta acquistando una nuova veste.

Infatti, e ne sono felice! So che da molti anni si attendeva il miracolo della rimessa a nuovo di un Istituto scolastico così importante che, solo in questa sede centrale, ospita circa un migliaio di persone tra studenti, docenti e personale Ata. Abbiamo bisogno di spazi, del ripristino di quella che mi dicono sia stata una delle più belle e attive biblioteche della provincia, e poi dell’area esterna. Sogno un cortile verde e con tanti fiori, un ‘Giardino di Epicuro’ dove sarà possibile, in primavera, far studiare in nostri ragazzi all’aria aperta al fine di potenziare in loro l’amore per la natura connessa alla cultura. Ma il mio pensiero va anche agli altri plessi dell’Istituto ‘Garibaldi’ dove c’è veramente un gran lavoro da fare! Tuttavia confido nella serietà degli Amministratori comunali. Non abbiamo molto tempo ed è urgente proseguire garantendo l’agibilità degli edifici che ospitano i bambini apriliani, è un loro diritto studiare e crescere in un ambiente sano, sicuro e dignitoso, e nostro dovere creare tutte le condizioni perché venga vissuto al meglio!

Mi permette di chiederle un paragone con l’esperienza in Toscana?

Posso dirle che alla ‘Garibaldi’ ho trovato un calore, una cooperazione tra docenti e collaboratori, un’enorme ed instancabile dedizione al lavoro, mai sperimentato prima. Mi sento fortunata. Poi, i ragazzi. Che dirle? Sono sempre quelli! In ogni parte d’Italia e del mondo, noi li amiamo! E faremo tutto il possibile per aiutarli e sostenerli, soprattutto in questa difficile e delicata fase storica.

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