Il PD Aprilia ricorda l’anniversario della scomparsa di Antonio Pennacchi.

Andrea Fantoni, in occasione dell’anniversario della scomparsa di Antonio Pennacchi, a nome del PD Aprilia, richiede un monumento al comune per ricordarlo.


“In occasione dell’anniversario della scomparsa di Antonio Pennacchi, che ricade il 3 agosto, il nostro Partito sente profonda l’esigenza di chiedere alle Istituzioni del Comune di Aprilia che questo nostro amato personaggio, cantore della pontinità, ambasciatore della nostra storia e della nostra gente in Italia e nel mondo, nonché grande amico di Aprilia e in particolare del compianto Gianfranco Compagno, sia adeguatamente ricordato tramite la dedica alla sua memoria di luogo pubblico della città. Sappiamo che la norma prevederebbe che per intitolare una strada o una piazza pubblica a una persona questa deve essere deceduta da almeno dieci anni, ma è anche vero anche  che il Prefetto, su delega del Ministero dell’Interno, può derogare al divieto (e ciò è già accaduto in svariati casi) se si tratta di persone che abbiano particolari meriti nei confronti della Nazione. Sarebbe cosa bella e a nostro avviso anche doverosa che, come si è fatto recentemente con la lodevole iniziativa di dedicare l’area verde di Via Marco Aurelio alla figura di Nilde Iotti, al nome di Antonio Pennacchi sia ora intitolato un parco, un giardinetto, una piazzetta o altro luogo idoneo della nostra città. Città a cui il grande scrittore di Latina, è sempre stato affezionato, che ha frequentato e di cui ha scritto ampiamente in diverse sue opere letterarie e trattatati sull’architettura razionalista contribuendo in tal modo a dar fama e dignità a un agglomerato urbano che a lungo è stato considerato, a torto, solo un dormitorio e di cui invece Pennacchi ha fatto conoscere l’anima profonda. Pennacchi ha fatto riscoprire anche a noi, figli e nipoti di quelli che questa città l’hanno costruita, popolata e ricostruita di nuovo dopo la tragedia della guerra, l’orgoglio di una storia unica che è solo nostra, fatta di persone umili, miseria, emigrazione, sacrificio, lavoro, solidarietà, faticosa edificazione di una comunità; ma soprattutto Pennacchi questa storia l’ha fatta conoscere al grande pubblico attraverso la sua fantastica penna, e di questo dovremmo essergliene sempre grati. Figlio di coloni pionieri della Bonifica, operaio, sindacalista, romanziere e saggista, Premio Strega 2010, fascista in gioventù, marxista-leninista negli anni della contestazione studentesca, Pennacchi è stato sempre una voce critica della Sinistra, eretico fustigatore dei vizi e delle storture della nostra area politica.

Famoso per il suo carattere schietto e sanguigno e la prosa graffiante fino all’invettiva, chi ha avuto il piacere e la fortuna di conoscerlo non può non ricordarne la grande sincerità e umanità. Chiediamo dunque che sia presa seriamente in considerazione la nostra proposta e, rivolgendoci in particolar modo all’Assessore Fanucci di cui apprezziamo l’attivismo e la sensibilità, suggeriamo di affiancare a sugello dell’intitolazione che noi auspichiamo, un premio letterario per scrittori esordienti, un concorso artistico magari a tema pontino o anche una gara di idee fra artisti locali per progettare e realizzare un’opera scultorea (o altro tipo di manufatto) ispirata a Pennacchi nel luogo che sarà scelto per l’intitolazione o, magari, tutte e tre le cose. Sarebbe davvero il modo migliore per rendere il giusto tributo ad Antonio Pennacchi, uno di noi!”

 Chiara Ruocco

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