Il manifesto della discordia: dopo una riflessione a microfoni aperti di Sihem Zrelli, presidentessa dell’Associazione “La Palma del Sud”, Casapound rispedisce al mittente le critiche ed invita le Istituzioni apriliane a prendere posizione in merito. Questo il commento integrale alla vicenda da parte di Casapound Aprilia.
“Apprendiamo dalle redazioni giornalistiche cittadine l’invito molto «democratico e tollerante» della signora Sihem Zrelli a strappare i nostri manifesti che informano la cittadinanza della proposta politica di ABROGARE la legge sullo IUS SOLI, della quale l’iter legislativo non è ancora concluso ma è in dirittura di arrivo. Alla signora, Presidente dell’Associazione Palma del Sud di Aprilia e Referente della Comunità immigrata, vogliamo ricordare che l’utilizzo dell’istituto referendario è garantito dalla Costituzione del nostro paese, la quale garantisce anche la libertà di pensiero «con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione». Dopo aver distrutto lo Stato e spolpato l’economia, ora si vuole sostituire il popolo italiano con altri popoli. Un progetto criminale e folle, che si inserisce in quel business che «rende più della droga» di cui parlava Salvatore Buzzi e che non ha cessato di produrre dividendi. Un progetto a cui CasaPound si opporrà con tutti i mezzi politici. Strappare manifesti è un atto antidemocratico e intollerante, invitiamo le istituzioni della nostra città a condannare le parole della Zrelli. Chi ci accusa di razzismo o è in mala fede o è semplicemente un disinformato: basta guardare tutte le missioni umanitarie sparse per il mondo cui CasaPound è parte attiva per smentire questa sciocchezza, basta guardare i nostri candidati politici per vedere che non abbiamo paura di schierare persone (per il politicamente corretto) di colore, basta insomma non essere prevenuti e non avere i paraocchi per capirlo. Se la signora pensa di poterci mettere un bavaglio o di tarparci le ali si sbaglia di grosso“.