Il consigliere Porcelli chiede nuovamente il controllo analogo sui conti Asam

Stanziati altri 200mila euro come copertura dei disavanzi dell’Asam. Il consigliere Pocerlli chiede nuovamente di esercitare il controllo analogo.

Il consigliere Porcelli torna a chiedere fortemente l’applicazione del controllo analogo sui conti Asam.

Ciò dopo la decisione dell’Amministrazione di stanziare altri 200mila euro come copertura dei disavanzi della Multiservizi.

Soldi che si sommano alla già grande somma stanziata a copertura dei buchi economici relativi alla municipalizzata.

“Il settore finanze del Comune di Aprilia stanzia altri 200mila euro come copertura di disavanzi della Multiservizi.

Chiedo per l’ennesima volta all’Amministrazione comunale di esercitare, non a chiacchiere ma sulla base di fatti concreti, il controllo analogo sull’azienda municipalizzata Multiservizi.

Affinché una volta per tutte si chiarisca alla città come sono stati spesi in questi anni 16.322.714,96 euro.

Desideriamo conoscere, in maniera dettagliata, l’elenco dei creditori liquidati allegando le copie dei relativi bonifici.

Non è possibile continuare a sperperare denaro pubblico in questa maniera”.

Il consigliere Carmen Porcelli, nell’imminenza di un consiglio comunale che avrà come oggetto il futuro della Multiservizi, torna a chiedere trasparenza sui conti della azienda municipalizzata.

Soprattutto dopo la determina che, nei giorni scorsi, ha sancito un ulteriore pagamento per l’Asam di 200mila euro.

La determina è la n. 12, pubblicata sull’albo pretorio on line del Comune di Aprilia al numero 286 il 31 gennaio scorso.

Con questo atto il dirigente del Settore Finanze ha affermato che l’Asam, vantava nei confronti del Comune di Aprilia un credito di 1.412.171,38.

“In realtà – afferma la consigliera di Primavera Apriliana –  secondo noi, Asam deve avere ancora dal Comune di Aprilia 359.442,51 euro.

Visto che i vertici dell’Asam e il Comune di Aprilia si rifiutano di portare i conti in commissione, mi sono presa la briga di fare io i conti.

Sulla base dei pagamenti inseriti nelle quattro tranche del Dl 35, pubblicati sul sito on line dell’ente comunale.

E della documentazione (parziale) che faticosamente ho raccolto in questi mesi.

La trasparenza non si chiede solamente, ma la si utilizza come modus operandi.

Metto a disposizione tutte le mie conoscenze per tirare un po’ di somme sulla vicenda”.

Le delibere con le quali il Comune di Aprilia ha sanato i debiti della Multiservizi sono:

  • La delibera n. 61 del 24.09.20

Con la delibera n. 61 del 24 settembre 2010 il Consiglio comunale ha riconosciuto debiti fuori bilancio per complessivi 1.237.948,47.

I quali sono stati interamente pagati con i seguenti mandati:

PAGAMENTI EFFETTUATI CON LA DELIBERA N. 61 DEL 24. 09.2010  
Mandato Importo
2858/2010 335.704, 29
2994/2010 337.334,93
116/2011 173.982,35
117/2011 199.670,74
10/2013 190.556,16
TOTALE 1.237.556,16
  • La delibera n. 29 del 6 maggio 2011

Con la delibera n. 29 del 6 maggio 201, il Comune di Aprilia ha riconosciuto la legittimità dei debiti fuori bilancio.

Per un importo complessivo pari a 10.444.904,00 euro.

Ovvero perdite operative attribuibili ad un disequilibrio strutturale tra i corrispettivi riconosciuti dal Comune e i costi di gestione dell’azienda Asam.

Inoltre si è proceduto al ripianamento in via prudenziale delle sanzioni tributarie e interessi di mora per 4.500.520,00 euro.

Quali oneri straordinari derivanti dalle inadempienze degli amministratori dell’azienda Asam.

Quest’ultima somma, 4.500.520,00 euro, per poter essere liquidata avrebbe dovuto tornare in consiglio comunale ed essere riconosciuta, come debiti fuori bilancio.

Questo passaggio, invece, non si è mai verificato.

Il Comune di Aprilia ha emesso a fronte della somma complessiva di 15.444.904,00 euro i seguenti mandati di pagamento:

PAGAMENTI EFFETTUATI CON LA DELIBERA N. 29 DEL 06.05.2011  
Mandato Data Importo Dl 35
1119 17.05.2011 200.000,00
1120 17.05.2011 300.000,00
1899 25.07.2011 468.000,00
1900 25.07.2011 312.000,00
3177 26.10.2011 530.000,00
3322 18.11.2011 300.958,70
3723 16.12.2011 300.000,00
3724 16.12.2011 300.000,00
389 20.02.2012 482.183,63
898 16.04.2012 50.704,39
899 16.04.2012 102.020,98
1283 16.05.2012 360.000,00
1982 13.07.2012 640.000,00
2874 19.10.2012 300.000,00
445 27.02.2013 180.000,00
641 15.03.2013 420.000,00
931 05.04.2013 80.000,00
1135 15.04.2013 600.000,00
1137 15.04.2013 20.000,00
1601/1602 12.06.2013 860.000,00 Dl 35
                  3806 05.11.2013 1.500.000,00 Dl 35
4512 12.12.2013 905.977,25 Dl 35
2417 15.07.2014 2.094.542,75 Dl 35
2121 16.07.2014 529.048,21 Dl 35
2766/2767 01.08.2014 576.699,14 Dl 35
2788 01.08.2014 470.951,79 Dl 35
4384/4385 20.11.2014 615.071,03 Dl 35
4389/4391 20.11.2014 1.587.308,62 Dl 35
Totale   15.085.466,49

Complessivamente, a seguito delle due delibere, alla Multiservizi sono stati liquidati 16.322.714,96 euro.

«In questa maniera – scrive il consigliere Porcelli –  abbiamo dimostrato che il Comune di Aprilia ha versato tutto ciò che doveva alla Multiservizi.

Eppure il debito che l’azienda e il Comune riferiscono di avere per gli oneri contributivi mai versati sarebbe vertiginoso.

Se i versamenti mensili, frutto dell’accordo con l’Inpdap, sono stati regolari e sono stati versati i 2.240.000,00 concordati con l’ente previdenziale per diminuire il debito che riguardavano i mancati versamenti dal 2003 – 2009, come mai Asam e Comune non hanno stabilito un nuovo piano di rientro per la restante parte ed hanno lasciato maturare debiti e sanzioni sulla sorte?

E’ mai possibile che su quelle somme siano maturati così tanti interessi?

Oggi il sindaco ammette che sarebbe stato meglio liquidare l’azienda anni fa e parla di liquidazione dell’azienda come male minore?

E allora perché spendere 16milioni di euro per non risolvere nulla se questo era il triste epilogo annunciato?

La risposta è nei conti sballati, nel mancato pagamento della restante quota di oneri contributivi e nella mancata applicazione del contratto di servizio.

L’ultimo, nonché della non volontà di affidare la gestione dei tributi alla Multiservizi.

L’azienda insomma andava smantellata e i tributi affidati tramite gara?

Bastava essere chiari, ma la poca chiarezza spesso non nasconde solo incapacità amministrativa, anche il dolo”.

di Anna Catalano

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