“Istituire commissione inchiesta per questa nuova dei terra fuochi”

Il movimento APL, grazie al sostegno On. Borghezio, esprime appoggio favorevole per il sequestro della cava

Aprilia in Prima Linea, con estremo favore, accoglie la notizia del sequestro effettuato dalla Magistratura – ormai unico organo sul quale i cittadini possono fare affidamento – della cava di pozzolana di Contrada Lazzaria effettuato sabato scorso, su un’area di 20 ettari, nella quale sono stati interrati rifiuti pericolosamente inquinanti vicino alle falde acquifere di Carano. Inutile ricordare come proprio in quella zona ci sia l’assurdo e dannoso progetto del Mega Polo dei rifiuti, sul quale sin da subito il movimento ha iniziato una dura battaglia che li vede proprio in questi giorni al centro di importanti colloqui con esponenti della Lega, alla quale hanno richiesto aiuto per portare in Parlamento un’interrogazione che non solo faccia luce sulla vicenda, ma che apra immediatamente le porte ad una commissione d’inchiesta sui tutti i siti legati allo smaltimento, stoccaggio e lavorazione dei rifiuti presenti sul nostro territorio. Questo è un tema talmente delicato che oltre ad incidere sulla salute dei cittadini – sostiene in un comunicato APL -, è forse legato ad un doppio filo conduttore con oscuri affari, spesso protagonisti esponenti della criminalità organizzata. Il coraggio della Magistratura, serva da stimolo anche per tutti quei cittadini troppo spesso lasciati soli, e che si trovano ad essere amministrati da politici soggiogati, in qualche modo, dagli interessi delle lobby dei rifiuti.

Borghezio con APL 2 (1)

Il movimento dichiara che intere Amministrazioni, direttamente coinvolte in questo assurdo progetto, non abbiamo mosso un dito contro l’eventualità di una costruzione che inevitabilmente avrà conseguenze pesanti sia sull’economia che sulla salute, lasciando i cittadini oltre che disorientati anche senza speranza. C’è da dire che l’Amministrazione di Aprilia – forse anche grazie anche all’ intervento di APL presso la Commissione Europea tramite l’On. Borghezio – ha fatto la sua parte ma la strada è ancora lunga per poter cantare vittoria e non bisogna ripetere gli errori commessi sul caso Turbogas e dare per già scongiurato il pericolo.
APL boccia anche i contenuti dello “Sblocca Italia”, che renderebbero legali alcuni procedimenti ambientali senza un’idonea valutazione di impatto.
A tale scopo gli stessi hanno contattato l’assessore regionale Michele Civita, visto che in base alla normativa vigente, abbiamo chiesto di essere inseriti nella Conferenza dei Servizi proprio per il progetto di via in quanto territorialmente interessati. Allo stesso tempo, APL insiste che venga istituita un’inchiesta sulla nuova “terra dei fuochi”, cioè il territorio a cavallo tra le province di Latina e Roma dove sembra siano interrati rifiuti di altissima pericolosità e dove la politica ha permesso il proliferare di siti a dir poco nocivi.
La rinascita di questo territorio passa attraverso la sua bonifica, individuando anche le relative responsabilità.

la cava di Lazzaria

Melania Orazi

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