Riconoscere la lingua dei segni con una legge

Riunione in Commissione per sensibilizzare il Parlamento Italiano e la Regione Lazio al riconoscimento della lingua dei segni italiana

La commissione riunitasi questa mattina in Aula Consigliare ha voluto discutere l’ufficializzazione della lingua dei segni, e proporre questo alla luce di una maggiore sensibilizzazione da parte del Parlamento italiano. “Non molto tempo fa mi ha chiamato un mio amico assessore – ci racconta l’assessore alla Pubblica Istruzione Barbaliscia- di un paesino che si chiama Ienne e mi ha fatto presente che da tempo il loro Comune ha cominciato a proporre delle delibere in questo senso, convogliando il lavoro di tutti i comuni limitrofi.

commissione2

L’intenzione – ci spiega Barbaliscia – è quella di divulgare la notizia e fare una rete con i Comuni per far sentire la presenza degli enti locali nei confronti del Parlamento ed indurlo a proporre una legge che ufficializzi la lingua dei segni. Piano, piano stiamo cercando di costruire una rete che contribuisca all’operato per diffondere questa notizia: un operato d’insieme degli enti locali ci rende più forti e ci consente di fare leva sul Parlamento”. In Aula consigliare era presente anche “l’Associazione Sordi” di Aprilia, tra cui uno dei ragazzi, Luca, durante l’udienza del 29 marzo è stato ricevuto dal Papa ed è riuscito a far segnare con i gesti la parola Gesù. “E’ importante – ci spiega l’Assessore Barbaliscia – poter contribuire a questo percorso di sensibilizzazione. A pensare che più di 50 Stati nel mondo riconoscono una lingua dei segni ufficiale”. Con molta delicatezza e sensibilità vista la situazione e vista la presenza di sordi in aula e in rispetto dei relativi interpreti, l’Assessore Barbaliscia ha letto con attenzione e cautela la delibera, specificando che in Italia le persone che hanno difficoltà uditive sono oltre 5 milioni di cui oltre 70 mila sordi. Ha specificato che la conoscenza della lingua dei segni favorisce il percorso scolastico e l’integrazione sociale. La lingue dei segni italiana (LIS) trova attuazione anche nell’ambito della sordo-cecità mediante la LIS tattile. Secondo poi, anche la convenzione dell’Onu nel 2006 sui diritti delle persone con disabilità, con ratifica anche dell’Italia, ha riconosciuto la lingua dei segni e ne ha promosso l’acquisizione negli Stati membri, come ha fatto anche l’Unione Europea con due successive risoluzioni. Continuando nella lettura della delibera, ha voluto precisare che oltre 44 Paesi nel mondo hanno già ufficializzato una propria lingua dei segni, mentre in Italia manca il riconoscimento ufficiale.

consiglieri

Dopo le lettura della delibera è intervenuto il consigliere Vincenzo La Pegna che ha considerato lodevole e importantissima questa riunione di commissione su tale argomento e ha proposto fortemente che l’ amministrazione nell’immediato renda possibile l’attuazione e la presenza di interpreti per i sordomuti durante le commissioni e durante i consigli, in maniera permanete. Il consigliere Pistolesi è intervenuta per fare delle considerazioni e approvare quello che il consigliere La Pegna aveva affrontato poco prima suggerendo un completamento sulla proposta fatta, ossia dare un piccolo contributo agli interpreti per il lavoro che svolgono. Ha sostenuto che tutte le iniziate a favore dell’associazione dei sordi sono importanti perché comunicare è fondamentale per vivere in una società e contribuire alla realizzazione della stessa. Successivamente il consigliere Bafundi ringrazia la presenza dell’Assessore alla Pubblica Istruzione e ai Servizi Sociali, e per il progetto che desiderano mettere in atto. Ha voluto precisare che nella vita di tutti i giorni i ragazzi devono affrontare tali problemi ed è giusto sensibilizzare anche le scuole a questo progetto, i Comuni del nostro circondario, e lavorare insieme per introdurre nell’orario scolastico questo tipo di insegnamento. Vista l’importanza di questo argomento è stato proposto di portarlo in consiglio comunale Giovedì 29 Maggio, non come ultima materia ma come seconda.

Melania Orazi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *