Asl: lettera dei Sindacati al Presidente Zingaretti

Le tre sigle maggiori dei Sindacati, CGIL, CISL e UIL, unite nel denunciare i problemi della sanità provinciale

I Sindacati della Provincia di Latina scrivono al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

L’argomento è quello spinoso della Sanità.

Tante le carenze lamentate dalle sigle sindacali.

Carenze ormai arcinote a tutti gli abitanti di Latina e dintorni.

La richiesta di CGIL, CISL e UIL è quella di un incontro con il Presidente Zingaretti per discutere delle possibili soluzioni.

Il documento è stato firmato dai tre Segretari Generali: Anselmo Briganti (CGIL), Roberto Cecere (CISL) e Luigi Garullo (UIL).

La lettera si apre presentando a Zingaretti:

“L’enorme e profondo senso di disagio che stanno vivendo i cittadini della nostra provincia, a causa delle condizioni di criticità in cui versa la sanità Pontina.

Ci preme evidenziare ancora una volta, come le gravissime carenze di personale soprattutto nei presidi ospedalieri, stanno mettendo in ginocchio l’intero sistema della sanità Pontina.

Con serie conseguenze per il regolare svolgimento delle attività dei reparti, dei servizi e più in generale di ogni altra attività.

Comprese, talvolta, quelle salvavita.

L’età media del personale ASL Latina è di oltre 56 anni, notevolmente più alta della media nazionale.

Mentre negli ultimi anni la ASL di Latina ha visto scendere il personale di oltre mille unità e nell’anno in corso stimiamo che possano andare in pensionamento ulteriori 150 unità ed anche oltre.

Tutto ciò viene aggravato dalla paradossale situazione che si è determinata in riferimento alle centinaia di lavoratori precari.

I quali rischiano di non veder stabilizzato il proprio rapporto di lavoro dopo anni di servizio”.

La situazione delle strutture

Oltre ai problemi per i lavoratori, i tre Segretari Generali approfondiscono anche la questione relativa alle condizioni delle strutture:

I presidi ospedalieri di Terracina e Formia sono in forte sofferenza per tutti i problemi irrisolti descritti in premessa.

L’Ospedale del Capoluogo, il S. Maria Goretti, pur essendo classificato come DEA di secondo livello non ha però, di fatto, mai visto realizzati gli interventi conseguenti.

Mentre il pronto soccorso risulta essere uno dei più intasati del Lazio a causa della chiusura dei molti ospedali del territorio.

Versando in condizioni intollerabili e inaccettabili.

Con pazienti posti per giorni su barelle stanziate in corridoi e nei pressi dei servizi igienici.

È del tutto evidente che in queste condizioni di caos, viene messa a serio rischio l’incolumità dei pazienti.

Per queste ragioni – si chiude il comunicato sindacale – siamo a chiedere senza indugi che vengano posti in essere interventi urgenti e decisi.

In grado di poter dare risposte ai problemi dei cittadini“.

I Sindacati si dicono poi disponibili ad un incontro per continuare a parlare di questi problemi.

Bisogna aspettare ora la risposta del presidente Zingaretti.

di Massimo Pacetti

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