Autostrada Roma – Latina, pro e contro

La SI di Aprilia fa il punto sull’idea autostrada Roma – Latina.

Ci sembra che, al di là, di qualche estemporanea presa di posizione di qualche comitato o partito, di una votazione al consiglio comunale caduta nel dimenticatoio e senza seguito, la questione della futura (?) Autostrada Roma Latina sia rimasta confinata sullo sfondo di un dibattito che si è focalizzato molto di più su altri temi. Vorremmo quindi riportare un pochino l’attenzione su questa vicenda che, ci sembra, non sia percepita correttamente nelle sue potenzialità di ricadute negative su attività e qualità di vita. E lo facciamo mettendo a confronto, come si dovrebbe correttamente sempre fare, aspetti positivi e negativi.

Gli aspetti apparentemente positivi sono i più facili da individuare:

  • Collegamento più veloce e sicuro verso Roma;
  • Aumento dell’occupazione per il tempo necessario alla sua realizzazione;
  • Qualche beneficio per le aziende locali che potranno usufruire della struttura per migliorare la propria attività;

Diciamo che, fondamentalmente, al di fuori di ogni retorica o interesse particolare, questi sono gli argomenti a favore. Passiamo ora a quelli che possiamo definire negativi:

  • I soli costi della progettazione e degli studi preliminari avrebbero quasi coperto quelli necessari per la semplice sistemazione e messa in sicurezza della Pontina.
  • I costi definitivi, seppur, in parte coperti da finanziamenti privati, sappiamo già che non potranno essere coperti integralmente da questi e necessiteranno, come è facilmente prevedibile, di finanziamenti pubblici, pena lo stop dei lavori. Lavori che dureranno per molti anni e renderanno molto più problematica la situazione viaria per coloro che useranno la SS148 nello stesso periodo.
  • La sua realizzazione comporterà un inaccettabile impatto negativo ambientale su zone di altro pregio naturalistico come la Riserva di Decima Malafede.
  • Comporterà la perdita di centinaia di posti di lavoro nelle aziende agricole e artigianali che saranno attraversate dal suo tracciato; la sua realizzazione è strettamente legata alla realizzazione del corridoio tirrenico, già bloccato dalle proteste dei cittadini e dei comuni della maremma Tosco-Laziale interessati. Ed è funzionale, insieme alla bretella Cisterna Valmontone, al bypassaggio del GRA di Roma da parte del traffico pesante proveniente dal Nord Ovest. Il nostro territorio assolverebbe, quindi, ad un ruolo di servitù di passaggio e ne pagherebbe la funzione in termini di aumento del traffico pesante con conseguente inquinamento atmosferico e acustico, che si andrà ad aggiungere a tutto quello già presente;
  • Sarà un’autostrada a pagamento (circa 12/13 euro a/r) con 12 uscite e relativi caselli, tagliando fuori così gran parte dei lavoratori pendolari che saranno costretti ad usare alternative più lunghe e pericolose;
  • Non risolverà il problema dell’ingresso a Roma per la presenza, comunque dell’imbuto che si creerà all’altezza di Tor de’ Cenci e Spinaceto con le conseguenti e ben conosciute file, nello specifico anche a pagamento;
  • non tocca e non va a cambiare in nulla la mobilità da Latina verso sud;

attualmente l’opera è finanziata solo in parte e, non è difficile prevedere in corso d’opera, un aumento dei costi con conseguente allungamento dei tempi che già, al momento, si prevedono lunghi; Quindi facendo un semplice raffronto costi benefici, ognuno può facilmente dedurre che i secondi sono enormemente inferiori ai primi. Riguarderebbero solo alcuni soggetti mentre i costi ricadrebbero su tutti. Poi, basta guardare chi è favorevole per chiedersi:  “Cui prodest?”.

 

La nostra proposta in termini di alternative possibili sono: La messa in sicurezza dell’attuale Pontina, il raddoppio della linea ferroviaria Roma Nettuno con aumento della frequenza sia su questa che sulla Roma Formia, rilanciando e potenziando il trasporto di persone e merci su ferro;

Riprendere il progetto della metropolitana leggera Roma Pomezia con auspicabile prolungamento fino ad Ardea.

Auspichiamo che su questo tema si riesca prossimamente ad esercitare un interesse e manifestare una presenza maggiore rispetto quanto fatto finora. E, soprattutto invitiamo l’attuale giunta, e ancor più, quella prossima futura, a farne parte integrante e qualificante del proprio programma con tutte le possibili azioni conseguenti.

 

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