“Blocca lo sblocca Italia”

Il Comitato “No Corridoio” esprime forti preoccupazioni e sostiene che con questo decreto il potere degli enti locali diminuirebbero e non solo

Non si fermano le aperte rimostranze del comitato “No Corridoio” di fronte alla possibile promulgazione dello sblocca Italia del Governo Renzi/Lupi.
I Comitati, le Associazioni e i Forum che si sono incontrati Venerdì 31 Ottobre a Roma, rilanciano l’appello alla mobilitazione, in occasione delle votazioni al Senato per manifestare la ferma opposizione alla rottamazione del nostro “bel paese”.
Conseguentemente, il comitato “No Corridoio” invita tutti a partecipare ai Presidi (autorizzati) in Piazza Santissimi Apostoli il 3 Novembre dalle ore 14,30 e il 4 Novembre dalle ore 16,30. Nelle stesse giornate saranno praticate altre iniziative di contrasto.

NosbloccaItalia

L’appello più volte portato avanti dal comitato suddetto, è quello di impegnarci tutti a difendere la nostra terra, la nostra aria e il nostro mare, da un aggressione senza precedenti, avallata da un Governo che invece di intervenire contro il dissesto idrogeologico, per la messa in sicurezza delle strade, delle scuole, per il rispetto del referendum sull’acqua pubblica e per investire nelle fonti di energia rinnovabile, si starebbe apprestando a diffondere un’ ulteriore piaga, che potrebbe essere devastante per quello che di buono è rimasto del nostro territorio.
La reale preoccupazione che attanaglia le menti di tutti potrebbe essere fortemente comprovata da una probabile “Impennata della cementificazione e impermeabilizzazione del territorio – scrive in una nota il comitato “No Corridoio” – incentivi all’energia da fossile (carbone), decine di trivellazioni per il petrolio, nuove grandi inutili opere autostradali, svendita del demanio pubblico, privatizzazione dell’acqua pubblica, centralizzazione dei controlli da parte dei Ministeri e conseguente perdita di poteri delle sovraintendenze e degli enti locali; proroghe ai concessionari autostradali, senza alcuna gara; autocertificazione da parte dei proprietari di aver fatto le bonifiche dei siti contaminati, esautorando di fatto il potere di controllo degli enti locali.”

Melania Orazi

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