Dislocati sul territorio i nuovi raccoglitori di abiti usati

Assessore Lombardi: “In arrivo risorse fresche per il Comune al fine di proseguire la diffusione del porta a porta”

Nuovi contenitori per abiti usati, dislocati in vari zone del territorio apriliano.
L’idea questa volta di provvedere ad un avviso pubblico ha dato i suoi frutti al Comune: la ditta Vintage che si è aggiudicata la gara si impegnerà per la raccolta degli indumenti e garantirà all’ente un introito di circa 40 mila euro che serviranno per il proseguimento del porta a porta e per altre situazioni ad essa connesse.
Da tempo oramai i contenitori erano stati rimossi e solo ieri reinseriti in varie zone della città, uno dei quali è presente in via delle Margherite.

20141008_091301

L’assessorato all’ambiente si è interessata al nuovo rilascio dei raccoglitori di abiti usati, sotto l’egida visione dell’Assessore Alessandra Lombardi, che ha illustrato il loro funzionamento e obiettivo:
“E’ stato fatto un avviso pubblico e la gara è stata vinta, per l’affidamento della raccolta degli abiti ed accessori, da una società che si chiama Vintage. La stessa ha ricollocato i cassonetti sul territorio e provvederà anche alla raccolta porta a porta nelle zone dove essa è attiva. Comunque più avanti verranno tolti, in particolar modo quando il porta a porta sarà diffuso e comprenderà tutta la città di Aprilia. Il ritiro verrà effettuato una volta a mese nei periodi normali e due volte al mese durante il cambio di stagione; gli operatori porteranno con sé un fogliettino che spiega i giorni del ritiro e una busta dove mettere gli abiti. La ditta di prima che si impegnava nella raccolta degli indumenti si chiamava Solco a cui l’amministrazione aveva concesso un affidamento diretto, mentre questa volta con la Vintage abbiamo optato per un avviso pubblico. E ciò ha permesso al Comune di avere un maggior guadagno: la ditta precedente elargiva all’amministrazione circa 2 mila euro l’anno con un quantitativo di indumenti difficile da accertare e precisare. La ditta attuale invece ha offerto circa 40 mila euro per ottemperare a questo servizio: risorse fresche quindi per l’ente comunale che investirà quel denaro per il proseguimento della campagna informativa porta a porta e lo stesso risparmierà sul costo della discarica, perché la ditta stessa si occuperà personalmente dello smaltimento ed il recupero degli indumenti. Gli abiti in parte vengono donati alle Onlus che si occupano di case di accoglienza, altri vengono venduti al mercato dell’usato e quello che non sarà riutilizzabile invece verrà consegnato all’inceneritore per la produzione di energia.”

20141008_091247

Melania Orazi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *