Disputa accesa fra Acqua Latina ed il Comitato Acqua Pubblica Aprilia

Botta e risposta fra il gestore e il Comitato

I vertici di Acqualatina, il presidente Addessi e l’amministratore delegato Besson rispondono ai comunicati del Comitato Acqua Pubblica Aprilia, “accusando di falso”.  Lo racconta  il Comitato civico di Aprilia.

Nella nota diffusa il 24 maggio scorso si leggeva: “E’ incredibile ma vero. Non sono bastati i tanti regali fatti ad Acqualatina, gioiello di famiglia dell’Acqua Politica Latina dell’era Cusani, adesso i sindaci dell’Ato sono chiamati ad assicurare 38,5 milioni di eredità Cusani da spalmare in extra tariffa tra il 2014 ed il 2018″.

“Per il 2014 gli utenti – proseguiva il Comitato, dati alla mano, oltre a pagare per i consumi annuali con l’aumento tariffario del 6,98%, dovranno corrispondere una quota tariffa proporzionale ai consumi del 2012, per assicurare al gestore 8,8 milioni di euro. Poi altri 9 milioni l’anno verranno spalmati nella fatture 2015 – 2018.
Al gestore sono stati già assicurati conguagli “eredità Cusani” sui ricavi garantiti in tariffa per il 2012 di 4,5 milioni e per il 2013 di 3,4 milioni.”

Il Comitato sottolineava come fosse facile così vantare il raggiungimento di risultati strabilianti da un anno all’altro ed affermare che i bilanci erano tornati in attivo.

“L’ eredità Cusani di 46 milioni deriva, per 34 milioni, dalla differenza tra ricavi stimati e conseguiti nei piani tariffari per gli anni 2003 – 2011 e per 12 milioni per il mancato pagamento di quanto dovuto per i canoni ai Consorzi di bonifica per gli anni 2006 – 2010. ” Secondo il comitato acqua pubblica, “canoni che Acqualatina ed ATO4, hanno deliberatamente stimato in misura molto minore fino a perdere tutti i ricorsi finora arrivati a definizione.”

“E’ inaudito e vergognoso -precisa- riconoscere 34 milioni al gestore per gli anni 2003 – 2011, quando nello stessa era Cusani, il gestore ha potuto non pagare 5,2 milioni di Canoni ai Consorzi di bonifica dovuti per gli anni 2003 – 2005; così  non pagare 30,6 milioni di penali MALL per mancato raggiungimento dei livelli di servizio (DEBITI 2011-MALL 2011)”. Vergognoso per il comitato anche non saldare “i quasi 8 milioni di canone concessorio ai comuni dell’ambito e restituire in “comode” rate ai Comuni l’insoluto di ben 8,3 milioni di mutui già pagati dagli enti locali sugli impianti trasferiti in gestione, oltretutto, senza interessi di mora; essere esonerato dal pagamento di penali per il mancato raggiungimento degli investimenti: 120 milioni entro il 2011, invece dei 146 previsti da contratto”; infine, altrettanto inaudito, ” non pagare 18 milioni per costo trasporto acqua potabile alle isole di Ponza e Ventotene, per gli anni 2003 – 2011 “.

Ciò che, nell’era Cusani, aveva garantito al gestore di raggiungere la tariffa massima, aumentando i costi di gestione ed espellendo gli altri costi esogeni, come mutui, consorzi, trasporto acqua isole, “anche se dovuti, accettati e sottoscritti come da contratto di gestione (…taroccato..)!”

Per il comitato la responsabilità è anche dei sindaci dell’ATO4 che, avrebbero dovuto far rispettare al gestore tutti gli obblighi contrattuali. “E’ possibile che i sindaci sono incapaci di tutelare l’interesse della collettività e sono tenuti sotto scacco dalla STO (…che lavora per il gestore!) e da Acqualatina?”-era l’interrogativo del Comitato che faceva accenno anche alle “incapaci associazioni dei consumatori dell’Otuc”.acqua-soldi

Raccontavano, infatti, che, in occasione del convegno organizzato a spese degli utenti lo scorso 8 maggio, hanno lodato l’ex presidente della provincia Cusani, sospeso per 2 sentenze penali, per non aver esercitato pressioni sull’Otuc. “Perché avrebbe dovuto visto che l’Otuc non ha mai contrastato la combriccola dell’Acqua Politica Latina?”-tuona ilComitato

Relativamente a queste recenti affermazioni, il gestore risponde, accusando il comitato acqua pubblica di falsità.

“Il Comitato continua a diffondere notizie false in merito all’approvazione del nuovo metodo tariffario con particolare riferimento, questa volta, al recupero delle partite pregresse. Si è più volte chiarito che i Sindaci ed il Gestore non hanno nulla a che vedere con l’inserimento, nelle tariffe dal 2012 in poi, dei costi relativi al recupero delle perdite pregresse in quanto tale voce è prevista dal nuovo metodo tariffario definito dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico (AEEGSI)”: questa la replica di Acqua Latina. Inoltre, ha precisato che “ai sensi dell’art. 31.1 dell’allegato A alla deliberazione AEEGSI 643/2013, i conguagli relativi a periodi precedenti al 2012, sono quantificati ed approvati, entro il 30 giugno 2014, dagli enti d’ambito.” In tal senso, stando a quanto afferma il gestore, “per essere riconosciuti in tariffa devono essere quantificati ed approvati dalla conferenza dei sindaci entro il 30/9/2014.”

Il Comitato, in proposito, torna a sottolineare la possibilità, da parte dei sindaci, di non approvare la “Tariffa nella tariffa” relativa alle gestioni 2003-2011. Il gestore, al contrario, parla di “ricostruzioni fantasiose” del Comitato, “confuse quanto infondate  e lontane dalla realtà”, riferendosi in particolare, a Ponza e Ventotene: “la Società non ha mai potuto prendere in carico la gestione né, quindi, ha mai imputato alcun costo in tariffa”.

“Ai sensi del protocollo d’intesa Trasporto Acqua Isole Pontine, di cui alla DGR n.59 21-1-2005,  – precisa il gestore – la Regione Lazio si impegna ad assicurare, non oltre il 31 dicembre 2006, il trasporto dell’acqua alle isole. Oltre tale data, anche se per qualsiasi motivo non fossero stati realizzati gli impianti di dissalazione, il trasporto ordinario dell’acqua per le isole sarà svolto da Acqualatina S.p.A. con oneri a carico della tariffa del servizio idrico integrato di ATO4”.

Ecco che il Comitato precisa che si tratta di  “oneri di circa 2 milioni annui già previsti in tariffa per anni 2003 – 2005, sottoscritti all’esito del bando di gara con il quale al gestore è stato aggiudicata la gestione”: oltre 4 milioni 417 mila euro per il 2008, mentre dal 2009 al 2011 sono stati inseriti costi annui di circa 3 milioni per la gestione dei dissalatori inesistenti.

“Ciò che a noi non sfugge è che al gestore è stata assicurata una tariffa più alta senza sostenere questi (… ed altri) costi previsti. E siccome gli aumenti percentuali di anno si calcolano sulla tariffa precedente, la “tariffa gonfiata” con costi non pagati ha dato al gestore benefici ridondanti negli anni. Se dal primo anno di gestione fossero stati tolti i costi per il trasporto acqua alle isole, ci sarebbe stato un risparmio tariffario del 5,23%. Se poi fossero stati tolti anche i costi annui di 1 milione 800 mila euro dei canoni ai consorzi di bonifica non pagati, la tariffa si sarebbe ridotta ulteriormente del 4,71%.” Inoltre, il gestore sostiene che “il Comitato evita, sempre e accuratamente, di parlare della morosità”. A causa  di un debito di 17 milioni di euro di debito, Acqua Latina ha accusato la città di Aprilia, dove opera il Comitato,di essere diventata “da sola simbolo di un triste primato”.

“Il gestore finché non avrà dimostrato le sue ragioni potrà solo parlare di fatturato insoluto e non di morosi, perché i cittadini di Aprilia si sono messi e si mettono in gioco in prima persona, nelle regole e nella trasparenza che li ha distinti finora a beneficio di quanti o si nascondono (veri morosi) o si lamentano senza agire (in attesa che altri agiscano per loro), piace al gestore.”-afferma il Comitato Acqua Pubblica Aprilia. “La verità – continua –  è che sia il comitato che i cittadini con la loro resistenza civica e la capacità di agire in autonomia e senza tutele o sottomissioni politiche di sorte danno fastidio ai manovratori ed ai manovrati. Si vuole nascondere che, per inefficienza del gestore,ogni anno si spendono oltre 7 milioni e 500mila euro per energia elettrica che non si recuperano con le bollette e, di questi, ben 5 milioni e 400 mila euro per perdite di rete. Vuol dire che in 10 anni sono andati sprecati oltre 50 milioni di euro per energia elettrica per perdite di rete. La tattica di Acqualatina per coprire le sue inefficienze e utilizzare la foglia di fico della morosità è molto semplice da comprendere: mettere la “guerra tra i poveri” utenti contro utenti per far tacere il comitato sulle mille ombre dell’Acqua Politica Latina.”

“Tanti i cittadini e gli amministratori che ci inviano continui attestati di stima – conclude il Comitato Acqua Pubblica -riconoscendo la nostra incessante azione civica”.

Melania Limongelli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *