Esposizione Storica, dal Comune nessuna risposta

Elisa Bonacini, presidentessa dell’associazione “Un ricordo per la pace”, commenta: ‘Nessun riconoscimento morale da parte del Comune sull’esposizione’

Qualche giorno dopo la conferenza tenuta al “Carlo e Nello Rosselli” ed organizzata dall’Associazione “Un ricordo per la pace”, il Comune di Aprilia rischia di perdere una parte importante della memoria storica della città.

La collezione di Elisa Bonacini [foto di Matteo Maria Munno]

Parte della collezione di Elisa Bonacini [foto di Matteo Maria Munno]

La presidentessa dell’associazione promotrice, Elisa Bonacini, dichiara: “L’esposizione al “Rosselli” nulla altro è costata ai cittadini di Aprilia. Nulla è costato all’Amministrazione il lungo ed accurato lavoro di inventariato del materiale con esperti del settore, iniziato da mio papà Ernesto Bonacini, e poi proseguito da mia mamma Franca Saccani, che tanto aveva a cuore “le cose” di mio fratello, figlio prediletto. Nulla è costato il lavoro della mia Associazione “Un ricordo per la pace” curatrice della mostra che ha offerto finora il proprio impegno con tanta passione e 0 finanziamenti, riuscendo ad avvalersi nel tempo di prestigiose partecipazioni di persone che generosamente sostengono l’Associazione condividendone finalità e valori. Nessun riconoscimento morale – prosegue la Bonacini – neanche per la divulgazione della storia e delle persone di Aprilia, che con tanta passione porto avanti da anni. Ma quello che mi rammarica maggiormente è addirittura l’ “oscuramento” della stessa esposizione storica che dovrebbe invece costituire un punto di orgoglio per la Città di Aprilia e per i suoi abitanti. Ho dovuto infatti constatare già da molti mesi persino la rimozione del mio blog di riferimento dell’esposizione museale sul sito del Comune di Aprilia. Quindi l’esposizione museale al Rosselli, seppure patrocinata nella sua realizzazione dal Comune di Aprilia, pubblicamente non esiste e non viene mai menzionata neppure nell’origine particolare dell’iniziativa. Sulla base di queste amarezze – conclude la curatrice della collezione – ho preso questa decisione che ho sottoposto tramite l’ultimo protocollo il 12 settembre scorso al Comune di Aprilia, ad oggi ancora senza risposta“.

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