Fare Verde, “la sopravvivenza della fauna fortemente compromessa dagli incendi”

Fare Verde Onlus invia la richiesta al Ministro Galletti ed ai Presidenti delle Regioni Italiane di sospendere l’inizio della stagione venatoria, prevista per il prossimo Settembre.

Le motivazioni alla base dell’appello sono l’aumento esponenziale del numero di incendi boschivi che ha messo a dura prova il nostro territorio unito alla siccità degli ultimi mesi che ha provocato una vera e propria emergenza idrica. Entrambi questi fenomeni hanno comportato la distruzione degli habitat in cui vivono le popolazioni di fauna selvatica. La perdita di intere popolazioni e la fuga di altre nel tentativo di trovare nuovi spazi, dotati dei necessari requisiti ecologici in cui rifugiarsi, rappresenta già di per sé un danno ambientale senza eguali.

Foto di Fabrizio Melocchi

Anche le specie migratorie di ritorno nel nostro Paese sono in serio pericolo: infatti l’assenza di Macchia Mediterranea, ridotta drasticamente dai numerosi incendi, non permetterà loro di trovare il nutrimento ed il riparo necessari alla sopravvivenza. Secondo gli esperti, incidere ulteriormente con il prelievo derivante dall’apertura dell’attività venatoria, può causare un calo demografico aggiuntivo le cui conseguenze sulla sopravvivenza delle specie non sono stimabili.

Non si comprende come gli stessi Presidenti delle Regioni abbiano fatto richiesta di stato di calamità naturale e non abbiano posto l’attenzione anche sulla tutela degli animali. Ci permettiamo di ricordare che essi sono fondamentali per mantenere in equilibrio il nostro ecosistema. Per questo chiediamo a gran voce che l’attività venatoria venga sospesa, fintanto che non saranno ricostituiti gli habitat e messe in campo iniziative atte a garantire la salvaguardia del territorio.

 

Dichiarazioni dott.ssa Ilaria Tagliavia:

“L’apertura della stagione venatoria nella situazione di emergenza ambientale in cui versa il nostro Paese, con decine di migliaia di ettari di bosco e sottobosco distrutti dagli incendi, sembra rappresentare un atto increscioso ed irrispettoso nei confronti della tutela della biodiversità.

Facciamo appello al senso di responsabilità delle Istituzioni chiedendo di permettere la ricostituzione degli ecosistemi e degli equilibri all’interno degli stessi, sospendendo l’apertura della stagione venatoria.”.

 

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