Il Maestro Francesco Guadagnuolo lancia il Progetto: “I Carri allegorici del Carnevale 2020”, uno dei quali è stato intitolato “La morte della balena bianca” ispirato al noto romanzo “Moby Dick” di Melville. La balena è stata costruita da un allievo del M° Guadagnuolo mentre sta morendo con distorsioni inquietanti, sono i suoi ultimi spasmi dolorosi e sanguinamenti emorragici dovuti alla plastica che ha mangiato negli anni e adesso muore di soffocamento. Gran finale di tutti i Carri nel girotondo della memoria con riferimento al film “8 ½” nel centenario della nascita di Federico Fellini. I Carri allegorici sfilano nel girotondo della memoria al suono della marcetta di Nino Rota dedicata al grande Fellini. Su idea del Prof. Guadagnuolo i Carri sono stati realizzati dai suoi allievi e trasmettono una carica di verità sulla tutela dell’ambiente. Infatti, il Maestro Guadagnuolo si è occupato inizialmente della Tartaruga elettronica contro la plastica nei mari, poi del “Delfino elettronico” addestrato per raccogliere la plastica depositata negli Oceani. Poi Guadagnuolo ha fatto con i suoi allievi l’avventuroso viaggio con “Il piccolo Principe” per vedere la Terra dallo spazio e lo sfacelo derivato dai cambiamenti climatici che noi tutti stiamo subendo.
Nella notte hanno sentito il grido del “Gufo elettronico” per accostarsi al rapporto natura-ambiente-uomo. Inoltre venne il momento dell’Umanoide CO2, che è il simbolo del robot che il Prof. Guadagnuolo ha lanciato, chiamandolo CO2, perché è uno dei gas serra che sta uccidendo il nostro pianeta. Abbiamo assistito alla nascita di Pixocchio la fiaba virtuale che ha creato il M° Guadagnuolo per i suoi allievi che esce dallo schermo del computer fatto di pixel per cui ecco il nome di “Pixocchio”. A seguire è arrivato PET il primo robot palombaro per combattere la produzione della sua stessa plastica. Ed inoltre e non ultimo “Il Coronavirus”, con i suoi effetti sull’essere umano e delle possibili cure oggetto dello studio dei ricercatori. In questo quadro s’inseriscono le opere degli allievi di Guadagnuolo che hanno rappresentato tutto questo attraverso sculture ed elaborati grafico-pittorici. Sembra che tutti questi personaggi inventati da Guadagnuolo e realizzati dai suoi allievi, hanno un’espressione umana e innocente come se ci chiedessero aiuto, perché non sono altro che lo specchio umano dei nostri ragazzi.
Affermano gli allievi del Prof. Guadagnuolo: «È con questi temi che abbiamo lavorato per la salvezza dell’ambiente, con stati d’animo che mai avremmo voluto avere. Il Carnevale, un momento di spensieratezza, a noi non è bastato, per cui abbiamo creato Carri che denunciassero quello che l’uomo ha distrutto negli ultimi cento anni. Ecco a voi Signori il Girotondo della vita con tutti i problemi di sopravvivenza che siamo riusciti a fare, sfilano i nostri ed i vostri fantasmi pieni di verità e ci dicono: “Signori accomodiamoci su questi Carri fantasmagorici, non abbiate paura, noi certo, non vi faremo del male, c’è posto per tutti. Grazie”».