L’Accademia Filarmonica di Aprilia chiude un altro anno ricco di soddisfazioni

Tanti i ragazzi che hanno deciso di iniziare un percorso musicale nell’Accademia apriliana. Ieri il concerto di fine anno alla Gramsci

Si è chiuso ieri un altro anno di lavoro intenso ma proficuo per l’Accademia Filarmonica di Aprilia.

L’aula magna dell’Istituto Antonio Gramsci ha ospitato il concerto di fine anno degli allievi dei maestri Stefano Catena, Patrizia Ercoli e Gennario Papa, che hanno dato un saggio di quanto appreso in questo anno.

L’emozione ha giocato qualche scherzo ai giovani musicisti, tutti studenti delle scuole medie e dei primi anni del liceo, molti dei quali alle prese con la prima esibizione in pubblico.

Ma anche questo può essere considerato un successo dell’Accademia: molti ragazzi, infatti, hanno deciso dall’inizio del 2018 di cimentarsi con tromba, violino o pianoforte, segno che l’interesse verso la musica è in crescendo.

Il problema è che gli spazi per dedicarsi a questa passione, ad Aprilia, non sono molti, al di fuori del mondo scolastico:

“Quest’anno – ha sottolineato il direttore artistico Stefano Catena – abbiamo ampliato l’offerta rivolta ai ragazzi.

Abbiamo infatti inserito i corsi di violino e pianoforte, affiancandoli a quelli di tromba.

Ma la cultura musicale ad Aprilia non riesce decollare.

Oltre i corsi ad indirizzo musicale nelle scuole non ci sono molte altre possibilità.

È vero che nel corso degli anni sono nate molte associazioni, ma c’è ancora molto da fare, soprattutto a livello di strutture.

Non è semplice organizzare eventi come questo concerto di fine anno, non tutte le scuole sono attrezzate per ospitarlo.

Sarebbe anche bello dar vita ad una vera e propria orchestra, quello rimane il nostro sogno.

Poter realizzare incontri con altre realtà più sviluppate potrebbe essere molto costruttivo per i nostri ragazzi.

Le opportunità di confronto sono molto importanti per la crescita dei giovani“.

I talenti in campo musicale non mancano, come dimostra la serata di ieri.

Hanno solo bisogno della giusta spinta per emergere.

di Massimo Pacetti

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