Multe fino a 400 € se trovati con le prostitute

L’ordinanza del Sindaco sarà valida fino al prossimo 21 settembre. Le multe potranno arrivare fino ad un massimo di 400 €

Si pagheranno multe fino a 400 € se colti in flagrante di un comportamento connesso con la prostituzione.

Il Sindaco Antonio Terra ha firmato oggi, con decorrenza dal 1 luglio, l’ordinanza

“contingibile ed urgente n. 275/2017”

atta a contrastare i pericoli derivanti dai comportamenti connessi con l’esercizio della prostituzione su strada o su suolo pubblico.

L’atto sindacale, in vigore dalle ore 24 di oggi e fino al prossimo 21 settembre, è stato preventivamente inoltrato al Prefetto di Latina.

Con nota dello scorso 26 giugno, lo stesso Prefetto ha ritenuto il provvedimento in linea con le normative vigenti.

Sulla base dell’ordinanza

“viene fatto divieto di porre in essere comportamenti diretti in maniera inequivocabile ad offrire prestazioni sessuali a pagamento.

Chiedere informazioni, contrattare o concordare tali prestazioni.

Eseguire, se alla guida di veicoli, manovre pericolose o di intralcio alla circolazione, compreso l’accostarsi al margine della strada”.

La violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di euro 400.

Ferma restando l’applicazione eventuale delle sanzioni penali ed amministrative previste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.

L’ordinanza pone le sue basi sulla scorta delle numerose e reiterate segnalazioni da parte dei cittadini sulla presenza di persone dedite all’esercizio della prostituzione.

Nonché su una ricognizione effettuata dalla Polizia Locale, che ha tracciato una mappatura delle strade di competenza comunale maggiormente interessate dal fenomeno.

Gli scopi dell’ordinanza

Secondo quanto fanno sapere dal Comune, la decisione del Sindaco ha l’obiettivo

“di limitare i comportamenti imprudenti ed imprevedibili di quanti, alla ricerca di prestazioni sessuali a pagamento, se alla guida di veicoli, possono determinare situazioni di grave pericolo per la sicurezza della circolazione stradale.

E quindi per l’incolumità pubblica.

Fermo restando che l’esercizio della prostituzione su strada comporta una utilizzazione impropria del suolo pubblico.

Con conseguente degrado dello stesso.

I pericoli – prosegue la nota di Piazza Roma – derivanti dai comportamenti connessi con l’esercizio della prostituzione incidono fortemente in modo negativo sulla percezione di sicurezza urbana.

Suscitando senso di abbandono negli abitanti delle zone in cui il fenomeno si manifesta.

Fermo restando che le modalità di esercizio di tale attività determinano l’incremento di una serie di fenomeni anche di rilevanza penale.

Quali lo sfruttamento o favoreggiamento della prostituzione, adescamento, atti osceni, rapine”.

di Massimo Pacetti

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