Rida Ambiente: “Occorre senso di responsabilità per evitare il caos a Roma”

L’amministratore Altissimi: “Fiduciosi di avere risposte dalla Regione Lazio prima della fine di giugno”

Che Roma fosse in procinto di una nuova crisi legata allo smaltimento dei rifiuti era nell’aria da mesi, come più volte riportato da quotidiani nazionali e locali. Ieri, con l’annuncio di un nuovo sciopero da parte dei lavoratori Ama, la situazione sembra aggravarsi. Come riportato dal quotidiano La Repubblica, il 7 luglio gli impianti pubblici di Roma non sapranno più dove conferire gli scarti derivanti dalla lavorazione dell’indifferenziato con le gare d’appalto, indette o da indire, che hanno dei tempi tecnici lunghi che non coincidono con quelli dell’emergenza.

“La situazione è grave e per uscirne serve l’impegno di tutti” il commento di Fabio Altissimi, amministratore della Rida Ambiente. Il Tbm di Aprilia, solo alcuni giorni fa e dopo una battaglia legale durata anni, si è visto indicare dalla Regione Lazio due siti dove poter conferire gli scarti di lavorazione.

Fabio Altissimi AD Rida Ambiente

“Purtroppo – prosegue Altissimi – siamo stati costretti a chiedere delle delucidazioni su quella delibera per renderla davvero operativa. Speriamo che questi nodi vengano sciolti al più presto e non tanto per noi quanto perché, proprio grazie al  conferimento in una discarica della regione degli scarti di lavorazione, pari appena al 20% del materiale in ingresso nel nostro stabilimento, potremmo sbloccare le 150mila tonnellate di capacità di lavorazione che abbiamo a disposizione. Con un lavoro coeso questa quantità potrebbe essere dedicata proprio a Roma che potrebbe così evitare dispendiosi viaggi fuori regione ma soprattutto scongiurare una crisi che metterebbe in difficoltà operatori turistici, cittadini e scalfirebbe il lustro dell’Italia intera”.

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