Apoteca

Apoteca: tra farmacologia ed erboristeria

IN MOLTI PAESI D’EUROPA LA MEDICINA CONVENZIONALE E QUELLA NATURALE VANNO A BRACCETTO

Silvia Petrianni

Per ogni tipo di malessere, più o meno grave, siamo abituati a recarci nella convenzionale farmacia. Sembrerà un comportamento “naturale” e scontato ma non è così. Fuori del nostro paese, in molte nazioni europee, le farmacie, per come le conosciamo, non esistono. Al loro posto troverete le Apoteche.
In effetti, anche recandosi dal medico, un cittadino europeo, ma non italiano, si confronterà con un atteggiamento diverso, da parte del professionista, nei confronti dei prodotti curativi. Il primo intervento consigliato dal medico “europeo” è quello che prevede l’utilizzo di prodotti fitoterapici. Questa tendenza è talmente diffusa e affermata che, proprio come vi spiegavamo all’inizio, le farmacie in cui entra il cittadino europeo sono sostanzialmente diverse dalle nostre anche nella denominazione.
L’Apoteca è ciò che con i nostri occhi potremmo vedere come un ibrido tra la farmacia convenzionale italiana e l’erboristeria. All’interno di questi esercizi troverete, in misura uguale e secondo nessuna distinzione gerarchica, entrambe le tipologie di prodotti.
Farmacisti specializzati nelle piante medicinali e in omeopatia, oltre a prescrivere medicinali naturali, forniscono indicazioni importanti sui comportamenti alimentari da adottare per fronteggiare i problemi legati alla salute. Citiamo i disturbi legati alla menopausa e all’osteoporosi, che devono essere affrontati anche seguendo una corretta dieta.
Grazie ai prodotti fitoterapici si possono curare le patologie più comuni. Ve ne elenchiamo alcune.
Per combattere il colesterolo, in genere vengono proposte due tipi di capsule, che agiscono sinergicamente. Quelle vegetali contengono riso rosso fermentato, policosanoli da canna da zucchero, olivo e aglio. Queste capsule favoriscono il metabolismo dei trigliceridi e del colesterolo. Le capsule oleose, invece, facilitano la funzionalità del sistema cardiovascolare, in quanto contengono Omega 3 e Vitamina E.
In caso di transaminasi alte, la cura fitoterapica consiste in una tisana di cardo mariano – pianta nota per il suo potere disintossicante – , tarassaco – pianta diuretica – , rabarbaro, finocchio e liquirizia
Per i problemi legati al mal di gola, negli scaffali delle apoteche ci sono le tisane. La tisana adatta a curare il mal di gola è composta da erbe biologiche come la Grindelia e l’Altea, che svolgono un’azione lenitiva sulla mucosa del cavo orale. Si aggiungono liquirizia e finocchio che agiscono sulla funzionalità di secrezione bronchiale.
Un sintomo molto frequente, in tutti i periodi dell’anno, è il mal di testa, che può essere causato da fattori diversi tra loro: tensioni muscolari, nevralgie, tossine.
Il salice è usato nei composti per curare le nevralgie. L’Artiglio del diavolo è ideale per la cefalea provocata da artrosi cervicale. L’Agnocasto interviene sul’emicrania di origine ormonale nelle donne.
Ricordate che anche le piante possono determinare degli effetti collaterali e l’abuso può agire negativamente sull’organismo. Per questo motivo è fondamentale evitare il “fai da te” e rivolgersi a una persona specializzata professionalmente nella prescrizione di questi prodotti.

Articolo di Silvia Petrianni
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