La paura del Buio

Questo timore è tipico di molti bambini. Come aiutarlo? Prima di tutto andando all’origine della paura stessa!
La paura del buio nasce generalmente nel bambino intorno ai due anni e dura in media fino ai cinque. Questa trova le sue primarie origini nella perdita dei punti di riferimento. Infatti, i bambini si rendono scarsamente conto della realtà che li circonda, soprattutto se è una realtà al buio! Non capiscono, ad esempio, che quei rumori che sentono di notte sono del tutto normali.

Nell’oscurità i punti di riferimento abituali, dicevamo, spariscono e la camera, cosi’ conosciuta e rassicurante di giorno, diventa sconosciuta, strana e inquietante di notte! Un altro motivo per cui i piccoli potrebbero aver paura del buoi è che, spesso, gli vengono raccontate storie, o comunque gli viene permesso di vedere programmi televisivi, che raccontano di mostri e di fantasmi. Purtroppo anche molti cartoni animati hanno come protagonisti personaggi mostruosi. E’ logico che la fantasia creativa dei bambini accoglie con curiosità queste storie di giorno, ma quando arriva la sera le cose cambiano e quelle storie avventurose e misteriose cominciano a mettere paura. I bambini si spaventano anche perché pensano che i genitori, di notte, non possano proteggerli come di giorno! Inoltre ricordiamo che i bambini che si svegliano dopo un incubo, con grande difficoltà capiscono che quelle immagini che l’hanno spaventato sono solo nella loro testa e non nella realtà. Per questo è necessario, in casi come questo, accendere le luci e far bere loro qualcosa di caldo. Una buona idea potrebbe essere anche quella di raccontare ai bimbi storie con eroi positivi che con la loro intelligenza e bontà e con l’aiuto di un mezzo magico riescono a sconfiggere il male.

E poi se e il bambino è molto impressionabile cercate di non esporlo a scene paurose ed evitate anche di parlarne, ad esempio commentando episodi di cronaca. Occorre capire con chiarezza quali siano le paure del nostro bambino, facendoci spiegare nei dettagli cosa lo spaventa. Per esorcizzare le sue paure si potrebbero fare dei disegni, da colorare insieme: in questo modo lo stimolo ansiogeno perde le sue caratteristiche negative e diventa un innocuo gioco da fare insieme ai genitori. Comunque i vecchi rimedi quali: tenere accesa una piccola luce, lasciare aperte le serrande possono essere di grande aiuto nei momenti più difficili!
Se neanche questo è d’aiuto, l’ultima possibilità, prima di cercare un sostegno professionale, è quella di stare accanto al bambino durante l’addormentamento ed andare sul suo letto ogni volta che si sveglia (per poi tornare sul proprio quando si è addormentato). Questa mancanza di riposo può essere stressante per i genitori, ma se si alternano nel compito, si godranno poi il risultato di avere figli che dormono un sonno tranquillo!

Articolo della Dott.ssa Silvia Clementini
infanzia@sferamagazine.it

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