Ilaria Molinari: tra Apnea e Yoga

La campionessa mondiale racconta

i benefici psicofisici generati da queste due attività

Silvia Petrianni

 

Terzo posto ai mondiali di apnea del 2001, tre primi posti nei campionati italiani e due record nostrani. Ilaria Molinari è una splendida trentacinquenne latinense con la passione “genetica” per il mare e le sue profondità. Il suo percorso di agonista è caratterizzato da un rapporto esistenziale con questa pratica sportiva, grazie alla quale ha sviluppato e portato avanti con serietà e professionalità il Pranayama, quarto livello dello Yoga che, ovviamente, è basato su esercizi di respirazione. L’abbiamo incontrata per conoscere i vantaggi di uno stile di vita che mette tra i primi posti un’attività vitale come il respiro.

Nasce prima la passione dell’apnea di quella per il Pranayama?

Ho fatto sempre sport acquatico, perché sono sempre stata attratta dalla profondità del mare. Nel 2000 sono stata in vacanza in Sardegna e ho conosciuto Umberto Pellizzari che è il mio maestro ed è il fondatore di Apnea Academy. Lì ho fatto per la prima volta un tuffo in apnea, ho fatto 25 metri al secondo tuffo, per cui lui mi ha consigliato di seguire un corso apposito, di approfondire questa mia propensione per l’acqua, e da lì è iniziato tutto.

Qual è il benessere prodotto dall’apnea?

Sembra assurdo ma trattenere il respiro dà benessere, soprattutto se non è protratto all’estremo come può fare agonista. Se si imparano delle tecnche di respirazione e di rilassamento che ti permettono di riempire al massimo i polmoni e di ossigenare al meglio il corpo, puoi stare in apnea il tempo che decidi tu, provando solo sensazioni belle. È possibile farlo sia nell’apnea statica, che è quella da fermi, sia nell’apnea dinamica, che è quella in piscina, in cui si pinneggia in orizzontale sotto il pelo dell’acqua, e sia nel mare, in assetto costante, nel quale si scende in profondità.

Che legame c’è tra apnea e Pranayama?

L’apnea è molto introspettiva e per questo è molto collegata allo Yoga, nel senso che crea un equilibrio tra fisico e mente. Il Pranayama è una tecnica dello Yoga che si occupa di tecniche di respirazione, per dirla in modo semplicistico. Il Prana sarebbe l’energia vitale, universale, ayana vuol dire padroneggiare, assimilare. Dunque, il senso del Pranayama è di carpire l’energia universale attraverso il respiro, nutrirsi di aria. Quando lo pratichi senti veramente quest’energia, non è solo una questione mistica. La prima didattica che ha inserito il Pranayama nei corsi è stata proprio Apnea Academy, che ha scoperto l’importanza di unire il benessere e il rilassamento all’apnea. Infatti, il motto è “Un’apnea sicura, consapevole e divertente!”; quando manca una delle tre, l’apnea non è più né sicura, né consapevole, né divertente. Il benessere dato dal Pranayama è proprio la consapevolezza delle proprie potenzialtà respiratorie e il fatto che si nutre il corpo di un’energia che solitamente non si ha a disposizione respirando come siamo abituati a fare tutti i giorni, cioè a mala pena due bicchieri di acqua.

Cosa provi quando fai apnea?

La cosa che mi fa “impazzire” di più è la libertà totale. Sono specializzata nell’apnea in mare, per cui l’idea poterti muovere in tutte le direzioni, di volare in acqua, mi esalta, e si tratta di emozioni che non riesco a provare sulla terra, perché siamo fermi. L’altro aspetto bello è l’avvicinamento agli animali marini. Il fatto di trovarsi alla pari, almeno per qualche minuto, con loro è bellissimo. L’acqua è il mondo in cui mi esprimo meglio

A quale tipologia di persona consiglieresti di praticare l’apnea?

In realtà lo conisglio a tutti. L’apnea permette di entrare in contatto con la propria essenza e vera natura. Io dico che ogni tuffo, ogni seduta di apnea sembra una seduta da uno psicologo. Per le persone un po’ stressate o tendenzialmente ansiose, è perfetta perché ti obbliga a rilassarti e a fermarti un momento. La stessa cosa vale per il Pranayama ma non perché gli esercizi non siano impegnativi, anzi alcuni sono molto dinamici, nonostante si tratti solo di respirazione. Ma la respirazione praticata attraverso il Pranayama, è in grado di intaccare positivamente l’attività del sistema nervoso

Per saperne di più www.ilariamolinari.it

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