Corso Anti-aggressione femminile gratuito a Selciatella

Maria Grazia Di Cataldo, istruttrice di Krav Maga e di Aerobica Marziale, invita per questo sabato tutte le interessate al corso anti-aggressione.

Sabato 10 marzo dalle ore 10 alle 12 presso la Palestra Selciatella di Aprilia si terrà un corso gratuito di anti-aggressione femminile, organizzato dall’ANASPOL-Polizie Locali, dal SULPL, Lega Italiana Sport Arti Marziali e Associazione Sport & Proevent,  aperto alle donne e alle ragazze dai 14 anni in su. “Passato l’8 marzo, come ogni anno, per le donne tutto tornerà come prima. Gli uomini continueranno a relegarci a ruoli comprimari  e in Tv dai cartoni animati alle serie Tv si vedranno come sempre solo donne in attesa di un principe azzurro che le salvi dall’orco cattivo.” ha dichiarato  Maria Grazia Di Cataldo, direttore sportivo della Palestra Selciatella.

“Ma se 7 femminicidi su 10 avvengono nelle mura domestiche” ha aggiunto Di Cataldo, Istruttore di Krav Maga e Aerobica Marziale “dovremmo cominciare a riflettere: il problema nasce quando scopriamo che il principe azzurro che ci siamo sposate in realtà è l’orco e, a quel punto, non sappiamo cosa fare se non farci picchiare ed avere sensi di colpa ! Occorre abbattere questi stereotipi: le ragazze e le donne devono imparare a difendersi, non è un tabù, si pensi alle donne militari o poliziotte che riescono a fronteggiare gli uomini alla pari. Non c’è bisogno di super-poteri e neanche di chissà quale preparazione fisica, quello che serve è usare le tecniche giuste per avere il tempo necessario di defilarci. Se di fronte ad una aggressione restiamo inermi e spaurite siamo nelle mani dell’aggressore, ma se ad esempio gli rifiliamo un bel calcione nei punti bassi possiamo trovare il tempo per andarcene ed evitare il peggio”.

 

“Mariti e fidanzati bisognerebbe lasciarli al primo cenno di violenza,” ha concluso un’ agguerrita Di Cataldo “e se trovano quella che subisce e basta continueranno all’infinito, occorre riequilibrare l’asimmetria di forza: funziona un po’ come con i bulli, se sanno che la presunta vittima è in grado di difendersi, preferiscono evitare il confronto.”

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