Giovanili Aprilia Calcio: ultima speranza di salvezza per i Giovanissimi Élite

Si chiude domani il campionato dei Giovanissimi Élite dell’Aprilia Calcio, ancora in lotta per la salvezza

La salvezza dei Giovanissimi Regionali di Eccellenza fascia B dell’Aprilia Calcio passa dalla sfida in casa del già retrocesso Tor Sapienza.

Una partita tutt’altro che agevole, però, per i classe 2003 di mister Eugenio De Min, vista la vittoria di sabato scorso ottenuta proprio dal Tor Sapienza, condannato a perdere la categoria Élite già da diverse settimane.

Se le cose dovessero rimanere allo stato attuale, la salvezza delle rondinelle verrebbe decisa dallo spareggio con la Fortitudo Calcio Roma:

Mi auguro – sottolinea mister De Min – che il nostro campionato finisca sabato, senza arrivare allo spareggio.

Se dovesse verificarsi questa eventualità si tratterebbe di una partita secca.

Ne uscirà vincitore chi avrà più energia, più voglia, ma soprattutto più coraggio.

Nelle ultime settimane abbiamo ottenuto due pareggi, ma molto diversi tra loro.

Con il Savio il risultato è stato condizionato dall’arbitraggio, mentre sabato scorso ci è mancata un po’ di lucidità sotto porta.

Abbiamo creato almeno tre occasioni limpide.

Se le avessimo sfruttate, la nostra situazione in classifica sarebbe diversa“.

Ora, però, non c’è tempo di guardare al passato.

L’unica gara che conta davvero è quella di domani con il Tor Sapienza.

Una situazione di classifica così delicata è difficile da gestire per giocatori tanto giovani.

La fortuna dei classe 2003 è di poter contare sull’esperienza di mister De Min:

“Sicuramente c’è tensione.

Sabato scorso i ragazzi sentivano molto la partita, non è facile giocare sotto pressione.

A questa età i ragazzi non posso avere la giusta maturità per sopportare questo tipo di situazioni.

Ho cercato negli spogliatoi di tranquillizzarli, abbiamo anche messo un po’ di musica per sciogliere la tensione.

Purtroppo non è servito a molto, i ragazzi hanno comunque sentito troppo la partita.

Le occasioni sciupate in gara derivano proprio da questo”.

di Anna Catalano

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