Enogastronomia d’autunno


Chianti

Il Chianti, il vino italiano più famoso al mondo, – perfino il dottor Hannibal Lecter, protagonista della celebre saga, ne è cultore – è solo una delle specialità della zona omonima.

Parliamo, invece, di un territorio davvero eclettico e che si presta a svariati tipi di turismo: offre itinerari per gli amanti della natura, degustazioni di vini e specialità per gli appassionati, ed è senz’altro una zona ricca di arte e storia. A chi sceglie questa meta, sono necessari almeno tre giorni per percorrere un centinaio di chilometri e visitare le numerose attrazioni.

Maremma Grossetana

Restando in Toscana, un’altra area degna di nota è la Maremma grossetana. Questa zona è stata ormai bonificata da molto tempo, ma era, in passato, paludosa. Dove dalla pianura si passa alla collina, il territorio è puntellato, invece, di ulivi e boschi di querce.

Imperdibile è la visita a Pitigliano, dove, nel palazzo che era un tempo il castello, è ospitato un museo, costituito da collezioni di antichità d’arte e di reperti archeologici. A Pitigliano c’è anche il vecchio ghetto, chiamato oggi la Piccola Gerusalemme: la comunità ebraica di questo centro è storicamente importante, e ciò lo si deduce dai diversi negozi ebraici sparsi nelle vie del borgo.

Una delle perle culinarie della Maremma è il ristorante Da Caino, a Montemerano, frazione di Manciano. In zona, sulle tavole sono prediletti cinghiale e derivati e il Morellino di Scansano, rosso DOCG.

Lodigiano

A pochi chilometri da Milano, il Lodigiano: territorio tranquillo e indisturbato dal caos metropolitano, è una meta davvero golosa. È questa la patria, infatti, del Grana Padano, e in particolare del Granone Lodigiano, nonché di altri prodotti caseari, tra i quali il mascarpone e il pannerone. Altre specialità tipiche sono gli insaccati di maiale, le frittate e le zuppe, e, tra i dolci, la Tortionata, gli Amaretti Fanfullini e gli gnam-gnam.

Valdigne

Salendo ancora a nord, ci fermiamo in Valdigne, la parte più settentrionale della Valle d’Aosta. La Val Vény, in particolare, è perfetta da visitare in autunno, in quanto d’inverno è chiusa al traffico per rischio valanghe, e perché permette di approfittare dei meravigliosi paesaggi boschivi dal colore dorato. Le terme di Pré-Saint-Didiér sono un’altra attrazione della zona, le cui acque erano già conosciute dai Romani. A Morgex c’è il trionfo del vino: quelle di questo territorio sono le vigne più alte d’Europa. La produzione del Blanc de Morgex è perlopiù locale, e si accompagna a fontine, fondute, lardo di Arnat e pane nero, tipici della regione.

Floriana Francesca

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